Marco Vannini: la sera dell’omicidio altre 2 persone a casa Ciontoli?

Martina Ciontoli e Marco Vannini
Martina Ciontoli e Marco Vannini

La sera in cui venne sparato Marco Vannini (20 anni al momento della morte), a casa Ciontoli potrebbero essere state presenti altre due persone. Ricordiamo come il giovane bagnino venne ucciso con un colpo di pistola sparato, almeno secondo le sue dichiarazioni, dal suocero Antonio Ciontoli.

Da quanto accertato finora, al momento del ferimento del ragazzo, oltre a Marco e Antonio, in casa erano presenti i due figli dell’ex militare, Federico e Martina (fidanzata di Vannini), la moglie Maria Pezzillo e Viola Giorgini (fidanzata di Federico). Tuttavia, la realtà dei fatti potrebbe essere diversa da come abbiamo sempre pensato.

Marco Vannini: due individui in più a casa Ciontoli

Marco Vannini morì il 17 maggio 2015, presso la villetta della fidanzata Martina Ciontoli a Ladispoli. Sembra che ci fossero altre due persone non identificate nella casa la notte dell’omicidio. Nelle registrazioni comprovanti l’agonia di Marco sono state isolate due voci. Come leggiamo dal portale Le Iene, il tutto è stato svolto grazie alla consulenza fonica sugli audio delle telefonate al 118 effettuate dalla famiglia Ciontoli dopo lo sparo ai danni del 20enne. La consulenza è stata disposta dai legali di parte civile della famiglia Vannini.

Strane voci

Dagli audio si sentirebbero due voci di soggetti sconosciuti dare alcuni consigli a Federico Ciontoli, mentre parla al telefono con il 118. Dagli audio, i due sconosciuti direbbero: “Non lo muovi”, “È un taglio” e “Spiegaglielo bene”. La prima telefonata al 118 è stata in seguito annullata. Nel corso del tempo sono stati numerosi gli interventi e le indagini del programma Le Iene nella vicenda, soprattutto da parte di Francesco De Stefano e Giulio Golia.

La paura di Federico Ciontoli

Lo scorso 8 luglio è iniziato un nuovo processo per la famiglia Ciontoli, dopo l’annullamento del secondo grado da parte della cassazione avvenuto a febbraio. Nel corso di una dichiarazione spontanea, Federico Ciontoli ha dichiarato che per tre interminabili anni sarebbe uscito con l’immagine di qualcuno che sarebbe venuto a sparargli in testa, spinto da ciò che la tv diceva sul suo conto. Il processo riprenderà in data 9 settembre. Sarà presente Viola Giorgini, la quale depositerà in qualità di testimone.

La morte di Marco

Marco Vannini morì alle 3 del 18 maggio 2015, mentre un’eliambulanza lo stava trasportando al Gemelli di Roma. Convocati in caserma, gli imputati mentirono più di una volta. Dalle registrazioni risalenti all’epoca, si può ascoltare come Ciontoli e familiari si mettano d’accordo sulla versione da esporre agli inquirenti. Martina Ciontoli, figlia di Antonio, ora infermiera, si sente addirittura confortare il padre con la seguente frase: “È andata così eh, mo basta…era destino che morisse”.