Perché il foglietto illustrativo dei farmaci si chiama bugiardino

bugiardino

Il termine bugiardino, utilizzato per indicare il foglietto illustrativo che le pubblicità consigliano di consultare prima di assumere qualsiasi farmaco,  non nasconde chissà quale ‘mistero semantico’. Non è altro che il diminutivo dell’aggettivo bugiardo. Il suffisso –ino, da un lato è appropriato alle dimensioni dell’oggetto che stiamo considerando, dall’altra mira ad ‘attenuare’ un po’ ironicamente il significato di ‘bugiardo’. Ma occorre precisare che l’aggettivo non solo si riferisce a un soggetto che dice bugie ma può indicare anche  un oggetto inanimato contenente un testo, per la precisione un testo informativo.

Ma perché chiamare un foglio informativo ‘bugiardo’? Perché la linguistica, come accade spesso, è lo specchio della mente umana e studiarla equivale a consultare un dettagliato saggio di sociologia. Si ipotizza che in Toscana, per la precisione in area senese, il bugiardo era il nome popolare con cui si indicava la locandina dei quotidiani esposta fuori dalle edicole e cioè, nell’immaginario comune, nient’altro che un sunto di esagerazioni e notizie poste in modo da risultare uno specchietto per le allodole, convincendo i clienti ad acquistare il quotidiano. Da qui, altro non si fa che ridurre le dimensioni del foglio menzoniero ed ecco la denominazione di bugiardino per il foglietto dei medicinali.

Un’altra ipotesi collega il bugiardino al bugiardello, come era detto il giornale Il Telegrafo, di proprietà della famiglia Ciano, in epoca fascista. Ma l’ipotesi in realtà è molto debole.

Da qualsiasi parte la si prenda è inutile sorvolare sul fatto che rispetto alla dicitura più difficile e complessa di foglietto illustrativo, il termine bugiardino ha di gran lunga vinto la sfida e si è imposto nell’uso comune; fatto imputato sia alla facilità e coloritura del vocabolo, sia alla non troppo velata convinzione popolare che le case farmaceutiche o non ci vogliono dire la verità sugli effetti collaterali o più spesso, ce la dicono ma in un modo così complesso e confusionale che nessuno riesce mai a capirci qualcosa. E cosa può essere più ‘bugiardo’ di chi non vuole dirci la verità o ce la dice facendoci capire tutto il contrario?

Ma il fatto più curioso è che il termine bugiardino si è ultimamente esteso ad altri ambiti al di fuori dell’ambito medico: dépliant di hotel e quarte di copertina, sempre con la sottile e insita insinuazione che siano testi fraudolenti, proprio nel momento in cui dovrebbero invece fornirci delle informazioni.

Insomma, quello che avete sempre pensato sull’etimologia e il significato di bugiardino niente è che la pura e semplice realtà: un piccolo bugiardo che si insinua nelle nostre case sotto le più svariate forme e che tutti ci ripetono di ascoltare e seguire alla lettera. Ma dato che la saggezza popolare ci ha trasmesso attraverso la lingua dei preziosi avvertimenti: seguite il foglio illustrativo ma non troppo, perché sotto sotto è un bugiardino.

Valentina Rubini

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