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Abbazia di Westminster: scavi portano alla luce centinaia di scheletri

Un recente scavo archeologico nella storica Abbazia di Westminster ha portato alla luce alcune scoperte sbalorditive. Tra queste vi è una sacrestia che si pensa abbia trovato largo imoiego tra i monaci nel XIII secolo. Ma a lasciare di stucco sono state le centinaia se non migliaia di corpi sepolti sotto l’abbazia.

Info storiche sull’abbazia di Westminster

La Grande Sagrestia si trova sul North Green dell’Abbazia di fronte a Victoria Street. Fu costruita nel 1250 dal re Enrico III ed era un luogo in cui i monaci conservavano oggetti sacri che usavano in massa, come paramenti, biancheria dell’altare e calici.

Lo scavo, diretto dall’archeologo Chris Mayo di Pre-Construct Archaeology, ha portato alla luce le fondamenta della sacrestia per la prima volta dal 1869, dopo la sua demolizione iniziale negli anni Quaranta del Settecento. I reperti più ,acabri sono senza dubbio le centinaia se non migliaia di corpi scoperti sotto le fondamenta. Prima della costruzione della Sagrestia Grande, il terreno era un cimitero e come tale fu nuovamente utilizzato nel XVIII secolo.

Le condizioni degli scheletri

Uno dei corpi scoperti è in condizioni così buone che è stato accuratamente e temporaneamente scoperto nella sua tomba rivestita di gesso dalla squadra di scavatori. Mayo ha stimato che ci sarebbero corpi disseminati proprio lungo la strada attraverso il sito dell’Abbazia.

Anche tra le fondamenta della sacrestia c’erano diversi oggetti che possono dirci di più sulla vita e sui tempi dei precedenti abitanti dell’Abbazia. Ad attirare l’attenzione è un’acquasantiera, che probabilmente trovava uso tra i monaci nella chiesa di Edoardo il Confessore per lavarsi le mani mentre entrato.

Gli archeologi hanno anche trovato un tubo di piombo, che si pensa facesse parte dell’impianto idraulico dell’edificio del XIII secolo, così come frammenti di intonaco murale dipinto medievale, che suggeriscono che la Sagrestia Grande fosse dipinta a mano con fiori rossi, bianchi e neri. Altri reperti dello scavo includono oggetti risalenti al XVIII secolo, tra cui piatti di porcellana, vasi da notte, recipienti per bere in vetro e vari pettini e spazzole.

Gli scavi iniziati a Gennaio

Pre-Construct Archaeology lavora all’Abbazia di Westminster da gennaio. Hanno interrotto gli scavi per tre mesi a causa della pandemia di coronavirus. Il loro obiettivo è quello di comprendere meglio il sito come parte di un progetto di costruzione più ampio. Con il progetto di costruire un nuovo edificio presso l’abbazia per ospitare nuove strutture di accoglienza, biglietteria e sicurezza. Le autorità dell’Abbazia hanno voluto comprendere appieno il sito e la sua evoluzione storica

Alessia D'Anna

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