Esce in questi giorni nelle sale di tutta la nazione il film più atteso da tutti i fan di Maccio Capatonda, ovvero Italiano medio

E’ il fenomeno cinematografico italiano del momento. Solo nel primo weekend ha battuto il record di incassi di 300.000 euro. Stiamo parlando ovviamente di Italiano medio, il film diretto, scritto ed interpretato da Maccio Capatonda, con l’aiuto dei suoi compagni/amici di sempre, Herbert Ballerina Ivo avido.
Uscito nelle sale il 29 gennaio, ha riscontrato subito un grandissimo successo al botteghino, ottenuto anche grazie al fedelissimo pubblico che i tre hanno saputo creare in anni di attività, dai primi trailer nei programmi della Gialappa’s fino agli ultimi successi su MTV con la serie TV Mario e la collaborazione con il programma radiofonico più ascoltato d’Italia, ovvero Lo Zoo di 105.

Piovono le critiche per Italiano medio

A pochi giorni dal debutto è stato un fiorire di detrattori, come spesso accade per film di questo tipo, o sarebbe più corretto dire, per film di questo tipo di autore.

Una delle prime che viene mossa è che, come un grande “best of”, il film ripropone tutte quelle chicche, tormentoni e battute che hanno reso virale ogni singola produzione. Quindi l’elemento innovativo, che ha sempre contraddistinto il regista, sarebbe sacrificato in virtù di un lungo “viale dei ricordi”. Ha sollevato molte polemiche anche il leitmotiv del film, cioè una sorta di estensione del celebre trailer “italiano medio”, che rende difficile seguire fino in fondo la trama. Ed infine la volgarità, che potrebbe essere un po’ indigesta ai più, anche se è volutamente portata all’esagerazione, anche dal contrasto prima e dopo pillola, che non dovrebbe però offendere visto il livello medio dei film (vedesi alcuni cinepanettoni).

Tutto il resto è satira

Stereotipi a cascata, gli “italiani medi” che non si interessano a nient’altro che a ciò che passa in televisione e del vip di turno, un gruppo di improbabili ambientalisti, composti da un attore dimenticato, donne facoltose e complottisti, giusto per citarne qualcuno.

E’ un film da vedere o no?

Se siete dei fedeli “proseliti” di Marcello Macchia non esiterete più di un momento. Per chi invece sente ora per la prima volta questo nome è forse la migliore occasione per recuperare.