Pamela Perricciolo parla dell’AresGate: “La Rai e Mediaset non ne parleranno. La colpa non è della D’Urso…”

Pamela Perricciolo
Pamela Perricciolo

Perché non si parla più di AresGate in televisione?

Circa una settimana fa a Pomeriggio Cinque e anche a Mattino 5 le due conduttrici hanno iniziato a parlare dell’AresGate. Una argomento molto delicato che improvvisamente è stato archiviato dai vertici del Biscione. Addirittura sul portale Mediaset Play sono stati cancellati tutti i video in cui Federica Panicucci e Barbara D’Urso menzionavano tale vicenda venuta fuori all’interno del Grande Fratello Vip 5.

Stando a quanto riportato da Dagospia, la decisione di non dire nulla sull’argomento sarebbe dovuto ad una diffida fatta da Alberto Tarallo, proprietario della casa di produzione Ares Film. Ma nelle ultime ore Pamela Perricciolo, ex agente di Pamela Prati e il paparazzo Maurizio Sorge hanno dato qualche dettaglio su questa intricata storia.

Lo sfogo di Pamela Perricciolo

Pamela Perriciolo è tornata a parlare dopo che l’ha vista coinvolta nella vicenda Mark Caltagirone. L’ex agente di Pamela Prati ha detto che tutti coloro che erano implicati nella storia Pratiful hanno mandato diffide sin da subito, tuttavia Mediaset ne parlava e ha fatto mesi di puntate su varie trasmissioni. Mentre nella vicenda AresGate ci sarebbe la fila di attori pronti a parlare di questo nuovo caso e invece sono stati tutti rimandati indietro. Donna Pamele ha asserito di aver scritto anche la Rai chiedendo loro di affrontare tale argomento ma la tv di Stato è stata categorica.

“Cara Pamela speriamo che tu stia bene, ma noi di questa storia sicuramente non ne parleremo mai’. Poi voi date tutta la colpa a Barbara d’Urso dicendo che lei non ne vuole parlare. Le è stato detto dall’alto di non farlo. La d’Urso non comanda sulla scaletta. Se la rete le dice di non parlarne, lei non ne può parlare. Io ho detto che Barbara sarà davvero triste perché non ha potuto fare 100 puntate su questo scandalo. Ragazzi è una storia troppo grande. Sul caso Cartagirone sapevano che dietro non c’era nulla di penale. Su questo caso devono stare zitti. Il coming out di Garko è stato messo in mezzo per non parlare dell’altra cosa”, le hanno scritto degli autori.

Le dichiarazioni di Maurizio Sorge

Alcuni autori della Rai hanno precisato che di certo non si tratta di una setta. Coloro che gestivano la Ares dicevano ai personaggi che se volevano lavorare dovevano sottostare a delle regole. Quindi per loro non sono delle vittime, ma facevano parte di quel sistema.

A dire la sua anche il noto paparazzo Maurizio Sorge, spesso ospite a Pomeriggio Cinque e Mattino 5. “Barbara se potesse ci inzupperebbe il pane, ma non è più cosa sua. Le hanno detto che non conviene. Mediaset ha fatto mille puntate con la Ares. Mediaset è una tv commerciale, è la Rai che dovrebbe parlarne”, ha concluso il fotografo.