50 sfumature di grigio: “Boicottate il film”

50 sfumature di grigio - boicottare il film

Non ancora giunto nelle sale cinematografiche, 50 sfumature di grigio si preannuncia un film con incassi senza precedenti.
Grazie a prevendite record in tutto il mondo (con un sold out italiano di circa due settimane), si presagisce, per la pellicola diretta da Sam Taylor-Johnson, un avvio da 60 milioni di dollari.
Un dettaglio, però, per nulla insignificante è giunto agli occhi del mondo negli ultimi giorni. Negli Stati Uniti, i gruppi attivisti contro la violenza sulle donne hanno deciso di creare una campagna per boicottare il film non ancora uscito nelle sale cinematografiche.

Il National Center on Sexual Exploitation e altre organizzazioni contro la violenza domestica hanno, quindi, obiettato alle scene sadomaso inserite nel film e alla stessa trama della pellicola tratta dai popolari romanzi di E.L. James. La richiesta è quella di non recarsi nelle sale cinematografiche per vedere un film che offende le donne e istiga alla violenza contro di esse.

Attraverso l’hashtag #50dollarsnot50shades, chiunque voglia potrà mostrare il proprio dissenso nei confronti della pellicola e, come riportato dalle organizzazioni contro la violenza sulle donne, spendere meglio il proprio denaro. La campagna social nasce, infatti, con l’intento di raccogliere fondi a supporto dei centri di accoglienza e delle agenzie che si occupano di assistere e curare le donne vittime di abusi.
Le vere donne non fanno la fine di Anastasia”, questo è lo slogan.

La campagna ha anche una propria pagina Facebook che conta 7.326 like ( 50 Dollars not 50 Shades ).

A questo punto, una domanda sorge spontanea: il film tanto atteso risentirà delle polemiche?

“Ai posteri l’ardua sentenza”.