Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle carte di debito?

Il mondo dei pagamenti elettronici si è evoluto costantemente col passare del tempo. Ed oggi, alle soglie del terzo decennio del nuovo millennio, la maggior parte delle persone, salvo rarissimi casi, possiede almeno una carta di pagamento, indipendentemente dal fatto che sia una prepagata, una carta di credito o un comunissimo bancomat.

Ed è proprio su quest’ultimo, tecnicamente chiamato “carta di debito”, che concentreremo la nostra attenzione, in quanto rappresenta lo strumento di pagamento maggiormente posseduto ed utilizzato dai cittadini italiani. Ma perché il bancomat è chiamato “carta di debito”? Il motivo, in tal senso, è abbastanza semplice da spiegare.

Deconto puntuale delle operazioni e costi inferiori: i vantaggi principali delle carte di debito rispetto alle credit card

Le operazioni che vengono effettuate con la carta di debito sono contabilizzate, come valuta di addebito, nello stesso giorno in cui vengono effettuate. A differenza, invece, di quanto avviene con la carta di credito, che prevede l’addebito massivo di tutte le operazioni effettuate in un unico mese ad un predeterminato giorno di quello successivo.

Se l’addebito immediato rappresenti un aspetto positivo o negativo delle carte di debito, è del tutto soggettivo. È indubbiamente positivo per quei soggetti che, forti della dilazione temporale concessa dalle carte di credito, effettuano pagamenti pur non disponendo della liquidità necessaria nel proprio conto corrente, sapendo che ne potranno disporre, ad esempio, non appena verrà accreditato lo stipendio.

Questa, però, può rappresentare un’arma a doppio taglio, in quanto si corre il rischio, qualora non si prestasse l’adeguata attenzione, di non disporre della liquidità necessaria nel giorno in cui è previsto l’addebito massivo e di andare in “rosso” sul conto corrente. Ed è proprio per questo motivo che un numero elevato di consumatori preferisce utilizzare la carta di debito, che in virtù dell’addebito immediato è in grado di fornire un quadro puntuale e preciso della propria disponibilità presente nel conto corrente.

La carta di debito, inoltre, consente al titolare di evitare il pagamento di interessi sulle somme utilizzate, come avviene invece nel caso delle carte di credito revolving, e del pagamento dell’imposta di bollo (€.2 mensili) prevista per qualsiasi tipologia di credit card. Ed anche i costi per l’emissione della carta di debito sono, oggettivamente, decisamente inferiori.

I punti deboli delle carte di debito: plafond e grado di accettazione leggermente inferiore rispetto alle carte di credito

La carta di debito Widiba è gratuita se si accredita lo stipendio, solo per citare un esempio riguardante un istituto online noto e famoso sul territorio nazionale. Dal punto di vista economico, di conseguenza, pare non esserci confronto: le carte di debito sono decisamente più convenienti rispetto alle carte di credito.

È fuor di dubbio, però, che la carta di debito abbia alcuni elementi di minor appeal rispetto alla carta di credito. Innanzitutto, il grado di accettazione. Con un comunissimo bancomat, infatti, è assai complesso effettuare direttamente i pagamenti online, anche se alcune banche, negli ultimi due anni, sono riuscite a fornire questa possibilità ai propri clienti.

In alcuni casi, però, è richiesta espressamente la carta di credito “vera e propria”. Si pensi, ad esempio, al noleggio di un’autovettura: l’unico canale di pagamento ammesso – ad eccezione di quei pochissimi noleggiatori che consentono la possibilità di costituire una cauzione in contanti – è la carta di credito, a discapito di bancomat e carte prepagate. Lo stesso esempio si può traslare anche per il soggiorno in alcuni lussuosissimi alberghi.

Un altro piccolo svantaggio delle carte di debito rispetto alle carte di credito, è costituito dai limiti di spesa giornalieri: col bancomat non è possibile prelevare somme consistenti, mentre tramite le carte di credito – previo pagamento di una commissione non contenuta – è concessa la facoltà di poter ritirare in contanti una somma pari all’intero plafond mensile.