Tommaso Zorzi affonda Platinette: “Mi fa schifo, un criminale…”

Tommaso Zorzi a Seconda Vita

Qualche giorno fa su Real Time ha preso al via la seconda stagione di Seconda Vita, programma prodotto da Discovery Italia condotto da Gabriele Parpiglia. Ospite del primo appuntamento è stato Tommaso Zorzi, al momento concorrente e potenziale vincitore del Grande Fratello Vip 5.

Naturalmente la puntata in questione è stata registrata in estate, prima che il rampollo meneghino entrasse nella casa più spiata d’Italia. Confessandosi con l’autore televisivo, fra una confessione e l’altra l’influencer ha menzionato anche Platinette, ovvero Mauro Coruzzi definendolo un criminale. Per quale motivo?

Il rampollo meneghino contro Mauro Coruzzi

Ospite nel primo appuntamento stagionale di Seconda Vita, Tommaso Zorzi è stato categorico su Platinette. Il concorrente del Grande Fratello Vip 5 ha detto che quest’ultimo è stanco del vittimismo LGBT e che la legge contro l’omofobia è un bavaglio. “Mi fa schifo. Non puoi sputare su una battaglia grazie alla quale tu puoi essere in tv a fare quello che fai, perché se nessuno combatteva per i diritti, tu non potevi fare Platinette e non potevi monetizzare questo personaggio”, ha tuonato il rampollo meneghino nel format di Real Time.

“Dall’alto del tuo appartamento in centro a Milano parli di vittimismo, vai in Sicilia, vai in Calabria, ma anche in Veneto, nei paesini a vedere cos’è veramente il vittimismo gay, sono ragazzini che hanno il terrore non solo di uscire di casa, ma anche di parlare con i genitori. Quindi se parli di vittimismo gay sei un po’, passami il termine, un criminale”, ha concluso il 25enne.

Lo sfogo di Tommaso Zorzi su Platinette al GF Vip 5

Queste affermazioni Tommaso Zorzi le aveva rilasciate la scorsa estate anche se dono state trasmesse di recente a Seconda Vita. A distanza di mesi il pensiero del rampollo meneghino su Mauro Coruzzi è rimasto sempre lo stesso. Infatti, nella casa del Grande Fratello Vip 5 ha detto di non conoscere nessun gay che piaccia Platinette, la comunità LGBT non vuole né si sente rappresentata da ciò che dice.

Per il gieffino l’ex opinionista di Italia Sì è contrario alla legge contro l’omofobia, alle unioni civili ed alle adozioni. “Platinette piace solo a quelle quattro checche di regime e tutto ciò che dice viene preso da esempio dagli omofobi, che possono dire al figlio gay ‘Vedi, l’ha detto Platinette!’. Se Mauro Coruzzi ora è Platinette lo deve a chi prima di lui ha combattuto”, ha concluso l’influencer milanese.