Lorella Cuccarini: svelato il vero motivo per cui non è più a La Vita in Diretta, non c’entra Matano

Lorella Cuccarini
Lorella Cuccarini

L’allontanamento burrascoso di Lorella Cuccarini a La vita in diretta

Lo scorso giugno l’edizione 2019/2020 de La vita in diretta si è chiusa all’insegna delle polemiche. Infatti, l’addio di Lorella Cuccarini allo storico rotocalco pomeridiano di Rai Uno ha visto l’intervento della stessa attraverso una lettera aperta nei confronti del collega Alberto Matano. In quell’occasione la professionista romana aveva dato del maschilista al giornalista calabrese. Dopo il cambio di rotta, dallo scorso ottobre è tornata a Mediaset nella scuola di Amici di Maria De Filippi.

Di recente, invece, Stefano Coletta intervistato dal Corriere della Sera ha spiegato come mai la donna non è più al timone del contenitore che di occupa di cronaca e spettacolo. A quanto pare non ci sarebbe nessuna dietrologia politica, secondo il direttore della prima rete non c’entrano nulla le idee della Cuccarini, ma solo una scelta aziendale sul taglio da dare al noto programma. Andiamo a vedere nello specifico cosa è accaduto realmente.

Le vere ragioni dell’addio di Lorella Cuccarini a La vita in diretta

Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore di Rai Uno Stefano Coletta ha detto che non ci sono ragioni politiche, anzi con Lorella Cuccarini lui ha un ottimo rapporto.

“Semplicemente non mi interessa la conduzione duale: penso che non sia un’idea contemporanea e che i contenitori abbiano fatto il loro tempo. Matano con una narrazione garbata fa spesso il 17/18% di share, più 1,6% rispetto all’autunno scorso”, ha dichiarato il dirigente della prima rete della tv di Stato.

Stefano Coletta parla di Morgan e della polemica con Amadeus

Oltre di parlare di Lorella Cuccarini e della sua esclusione da La vita in diretta, il direttore di Rai Uno Stefano Coletta ha detto la sua su Morgan. Il dirigente ha detto di conoscere Marco Castoldi dai tempi di Rai Tre e pensa che abbia una sensibilità che supera ogni visione banale della vita, ma fa anche rima con un maledettismo che non è solo provocatorio.

“Ovviamente ho condiviso la scelta di escluderlo da Sanremo Giovani fatta da Amadeus perché ha superato il codice di rispetto. Ma gli voglio bene e penso che viva il lavoro come una famiglia di cui ha bisogno: spero ci sia modo di fare altre cose insieme”, ha concluso il direttore.