Massimo Giletti torna in Rai, il suo addio a Non è l’Arena: “Questa è l’ultima puntata, 4 anni bellissimi” (FOTO)

Massimo Giletti
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Massimo Giletti dice addio a La7?

Dopo decenni in Rai, nel 2017 Massimo Giletti ha lasciato la tv di Stato per iniziare una nuova avventura televisiva a La7 di Urbano Cairo. Su questa rete il giornalista piemontese ha condotto tutte le domeniche Non è l’Arena.

Il 13 giugno, il professionista che recentemente ha attaccato la D’Urso, ha chiuso la stagione del suo format in maniera molto sospetta. Infatti, il padrone di casa al momento dei saluti finali ha detto: “Questa è stata l’ultima puntata di Non è l’Arena. Sono stati quattro anni straordinari. Ciao a tutti“.

Il giornalista torna alla Rai? Il rumors

Cosa vogliono dire le parole di Massimo Giletti? Da mesi sul web gira voce che il giornalista piemontese dopo quattro anni a La7 possa ritornare nuovamente in Rai. Stando a quanto riportato da Blogo il ritorno sarebbe molto vicino.

“Pare infatti, da voci insistenti che abbiamo avuto modo di raccogliere, che Massimo Giletti sembrerebbe vicinissimo a tornare in Rai. Mai come in questi momenti infatti il giornalista piemontese pare ad un passo (o poco più) dal suo ritorno fra le braccia di mamma Rai, nello specifico destinazione Rai2“, si legge sul sito che si occupa di televisione. (Continua dopo i post)

Massimo Giletti sul suo passaggio a La7

In un’intervista realizzata tempo fa per il noto portale Fanpage, Massimo Giletti ha parlato del suo addio alla Rai e il passaggio a La7 per iniziare un nuovo percorso televisivo. “Io sono un cane sciolto, non frequento salotti e non sono protetto. Mi spiace che questo pregiudizio ci sia, ma la valutazione dovrebbe essere solo sul prodotto, non su chi lo fa. Da quando sono passato a La7, travolto da quella tempesta di censure Rai che mi costrinse a chiudere L’Arena, ho avuto la libertà di portare avanti battaglie che lì sarebbero state impossibili. Abbiamo scomodato ministri, commissari, molto spesso avendo ragione”, ha detto il giornalista.

Poi quest’ultimo ha asserito che è ovvio che quando uno lascia un’azienda in cui ha lavorato 30 anni non si può essere indifferenti. Lui da quella sconfitta ha trovate le energie per ripartire. “Nella sofferenza sono cresciuto e a 4 anni di distanza continuo a ringraziare Mario Orfeo per avermi cacciato dalla Rai. Allora non lo capivo. Mi ha reso una persona migliore. Quello che mi fece male al tempo fu la squadra del programma sfaldata. La mia forza è sempre stata il gruppo, io do tanto ma chiedo tantissimo e stare con me non è semplice”, ha concluso il professionista piemontese.