“Fabrizio Frizzi sapeva di morire…”: un collega racconta gli ultimi mesi del conduttore

Fabrizio Frizzi: le dediche di amici e colleghi a due anni dalla scomparsa
Fabrizio Frizzi

Il conduttore televisivo, purtroppo, a causa di una brutta malattia, è venuto a mancare tre anni fa, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di tutti. Da tempo malato, il sessantenne non hai mai abbassato la guardia, mostrandosi combattivo e sorridente.

Oltre ad amici e parenti, ancora oggi sono tanti a ricordarlo e a parlare della sua persona ci hanno pensato soprattutto i colleghi. Tra questi, alcune dichiarazioni di Alfonso Signorini alle telecamere di Matrix, dette un pò di tempo fa hanno lasciato a bocca aperta.

Fabrizio Frizzi: il tumore e la consapevolezza di dover morire

La perdita improvvisa di Fabrizio Frizzi ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti. Nel 2018, il presentatore è stato costretto ad abbandonare gli studi Rai, durante le registrazioni de L’eredità a causa di un malore.
Da quel giorno per lui sono arrivate solo brutte notizie, in quanto quello svenimento era stato dovuto ad un’ischemia. Nonostante quel triste episodio, si è venuto a sapere che il marito di Carlotta Mantovan aveva anche un male incurabile, precisamente un tumore al cervello. Fabrizio era consapevole di cosa doveva affrontare e soprattutto sapeva che al suo mare non esistevano cure.

Alfonso Signorini racconta alcuni retroscena sulla vita del conduttore

Alfonso Signorini, in una vecchia intervista a Matrix, ha voluto parlare del suo collega e ha colto l’occasione per raccontare alcuni retroscena intimi della vita privata del conduttore.  Stando alle sue parole, il giornalista ha dichiarato che Fabrizio è venuto a conoscenza dei suoi mali solo dopo l’ischemia avuta ad ottobre. Purtroppo, il direttore di Chi ha spiegato che Frizzi era affetto da più “mali tutti incurabili”.

Dopo aver scoperto il suo triste destino, il marito di Carlotta Mantovan, non si è abbattuto e ha deciso di combattere e lottare fino alla fine. Motivo per cui non ha mai smesso di lavorare e come di consueto si recava presso gli studi televisivi.

Lui sapeva che non aveva scampo, ma al posto di restare a casa e piangersi addosso ha deciso di lottare contro la malattia continuando a lavorare. La cosa che gli veniva meglio era quella di far sorridere la gente e portare allegria”, ha concluso Signorini tra le lacrime.