GF Vip e il caso Amedeo Goria, il Moige attacca: “Con molestie su Ainett Stephens ha toccato il fondo”

Amedeo Goria
Amedeo Goria

L’attacco del Moige al GF Vip e Amedeo Goria

In questi primi dieci giorni di permanenza all’interno della casa del Grande Fratello Vip 6 Amedeo Goria non si è comportato nel migliore di modi scatenando una serie di polemiche all’esterno. In particolare al fatto che gira sempre in mutande o che allunga le mani sulla Gatta Nera. Per tale ragione il Moige ha attaccato il reality show Mediaset dopo quanto accaduto la scorsa settimana.

“In seguito ai recenti episodi che hanno visto Ainett Stephen oggetto di avance sessuali, palpeggiamenti e atti erotici non desiderati da parte di un altro concorrente, il Movimento Italiano Genitori invita le aziende a valutare con attenzione dove collocare i propri spot pubblicitari”, ha fare queste dichiarazioni è stata Elisabetta Scala, presidente del Moige e responsabile del suo Osservatorio Media. La donna, inoltre ha aggiunto come numerose altre volte si torni a criticare la televisione trash. “Non possiamo esimerci dal farlo, data l’influenza che ha a livello sociale”, ha tuonato il dirigente.

Il Moige attacca il Grande Fratello Vip

Sempre con una nota scritta da Elisabetta Scala per il Moige si legge che trasmissioni come il Grande Fratello Vip fanno parte di un business che fomenta una cultura basata su disvalori e, ancor più grave ma sempre più frequente in questo tipo di show, anche sugli abusi contro la donne.

“Prova ne è quanto avvenuto a discapito di Ainett Stephens nei giorni scorsi. Questi modelli disfunzionali vengono fatti passare come ‘normali’ o ‘divertenti’. Sottovalutando quanto influiscono sui comportamenti che poi vengono agiti nel mondo reale, molestie sulle donne in primis”, ha asserito la presidente del Moige.

Elisabetta Scala fa un appello agli sponsor

Sempre Elisabetta Scala per il Moige ha proseguito sulla vicenda dicendo che quest’associazione richiama le aziende inserzioniste alla propria responsabilità. Scegliendo di collocare i propri spot nell’orario di una trasmissione trash come il Grande Fratello Vip, involontariamente un’azienda sostiene anche la diffusione di questi modelli culturali negativi, che pregiudicano la dignità e il rispetto della donna.

“Richiamiamo le aziende a valutare attentamente la collocazione dei propri investimenti pubblicitari. È un modo di manifestare un senso di responsabilità verso il sistema educativo del Paese, di dare voce ai milioni di cittadini che reclamano a gran voce una televisione che sia decorosa e accettabile, di promuovere valori e modelli culturali positivi, rispettosi della donna e in ogni caso costruttivi”, ha concluso la presidente.