Recensione del film
Recensione del film "Nessuno si salva da solo"

Nessuno si salva da solo: la coppia Castellitto-Mazzantini torna in scena raccontando la fine di un amore

Giovedì 5 marzo è uscito nelle sale cinematografiche il film “Nessuno si salva da solo“, diretto da Sergio Castellitto e interpretato da Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Anna Galiena, Eliana Miglio, Marina Rocco, Massimo Bonetti, Massimo Ciavarro e con la partecipazione straordinaria di Roberto Vecchioni e Angela Molina. Il lungometraggio è tratto dall’omonimo romanzo pubblicato nel 2011 da Margaret Mazzantini.

Nessuno si salva da solo: la trama

Delia e Gaetano sono due genitori separati che si ritrovano a cena per discutere delle vacanze dei due figli Cosmo e Nico. Tanto basta per riportare alla luce la loro lunga e tormentata relazione, che li ha visti bruciare di passione, amarsi, decidere di essere una famiglia e sognare ma che, alla fine, li ha portati prima ad odiarsi e poi ad esaurire completamente ogni sentimento l’uno per l’altra. Come può un grande amore trasformarsi in mille modi, regalare attimi di paradiso e successivamente condurre all’inferno?

Nessuno si salva da solo: Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, tra passione, speranza e disillusione

Sono passati 11 anni da quando Riccardo Scamarcio ha fatto innamorare schiere di ragazzine con il suo Step nel film generazionale “Tre metri sopra il cielo“. Oggi, l’attore 35enne pugliese dà prova di aver compiuto una grande maturazione, che gli consente di delineare sul grande schermo le tante sfumature di un uomo che sa amare profondamente ma che alla fine è costretto ad arrendersi. Più complesse, però, sono le pennellate che Jasmine Trinca dà egregiamente alla sua Delia: una madre inadeguata che la spinge all’anoressia, un amore viscerale per il compagno e i figli, misto alla paura di perdere tutto da un momento all’altro e di non saper essere sempre all’altezza delle sfide della vita e infine l’essenza stessa della natura umana, ossia la voglia di tornare a vivere, dopo il lutto della separazione, non rinnegando il passato ma facendone tesoro per non fare gli stessi errori in futuro.

Nessuno si salva da solo: in conclusione

Molti lettori del romanzo, specie coloro che hanno amato la Mazzantini di “Non ti muovere” e “Venuto al mondo“, hanno trovato quest’opera letteraria assolutamente insoddisfacente. C’è da dire, però, che la trasposizione cinematografica, vuoi per il cast di tutto rispetto, dai protagonisti (in modo particolare la Trinca, intensa e molto espressiva), al fantastico cammeo del prof. Roberto Vecchioni, ai personaggi secondari (in primis quello del padre di Gaetano, interpretato dall’ottimo Massimo Bonetti), vuoi per il convincente montaggio con il quale vengono narrate le vicende e anche per il finale, che aggiunge quel tanto che basta a chiudere più efficacemente il cerchio, arriva di più rispetto alla parola scritta.
Per chi fosse interessato, quindi, ecco il trailer; buona visione!

 

 

 

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