Le principali tipologie di cloud: definizione, usi e differenze

Il cloud computing è una struttura informatica che permette l’erogazione di risorse disponibili on demand, attraverso l’utilizzo di internet, che sono preesistenti e configurabili. La nascita del cloud risale al primo decennio degli anni 2000, tuttavia, le primissime strutture informatiche che più somigliano al concetto di cloud sono state inventate nel 1950.

Attraverso il cloud computing è possibile utilizzare le risorse disponibili su richiesta, a differenza delle risorse fisiche che sono sempre presenti all’interno dei nostri pc. Il cloud è servizio IT che è entrato a far parte velocemente nel settore commerciale e di cui, ad oggi, le aziende non possono fare a meno.

Sul mercato ci sono diverse tipologie di cloud pensati per il business, come Azure Cloud, e in questo articolo vedremo nel dettaglio quali sono, in cosa differiscono e quando utilizzarli.

Le tipologie di cloud per le aziende

Il servizio di cloud computing per le aziende è, in genere, a pagamento e comprende una serie di processi automatizzati, funzionalità e software in grado di soddisfare tutte le necessità di una realtà imprenditoriale.

Il cloud computing comprende tre tipologie di cloud, ideali per le imprese:

1 – Cloud pubblico

Una tipologia offerta dai principali fornitori di servizi cloud, in grado di gestire i server su cui verranno memorizzati i dati aziendali e su cui operano le macchine virtuali per svolgere determinate azioni e processi.

Si tratta di un servizio con pagamento a consumo, in base alle risorse utilizzate e in base allo spazio effettivamente utilizzato da un’azienda. Il cloud pubblico è scalabile, quindi può essere modellato a seconda delle specifiche esigenze momentanee.

2 – Cloud privato

Il cloud privato è una tipologia di cloud computing molto diffusa all’interno delle grandi realtà imprenditoriali, perché permette di avere una maggiore sicurezza in termini di tutela dei dati aziendali.

Il server virtuale che gestisce il cloud è all’interno dell’organizzazione, richiede dei costi fissi e una manutenzione periodica. Ma non solo, le imprese devono istituire un team di tecnici specializzati e dedicati alle macchine virtuali.

3 – Cloud ibrido

Il cloud ibrido è una tipologia che unisce lo spazio del cloud privato alla fruizione del cloud pubblico, è caratterizzato da costi variabili che riprendono le spese fisse generate dai server privati situati in azienda e dalle spese variabili che cambiano a seconda dell’utilizzo del cloud pubblico.

Questa soluzione rappresenta il sistema più versatile per le aziende, perché offre una serie di possibilità operative in più rispetto alle tipologie precedenti ed è in grado di tutelare i dati aziendali con sistemi di sicurezza più efficienti.

Iaas, Paas e Saas: le differenze

I servizi cloud sono caratterizzati da piattaforme, infrastrutture o software hosting messi a disposizione da provider esterni attraverso internet. Questi servizi si suddividono in tre principali categorie: IaaS, PaaS e SaaS, tutte soluzioni as-a-Service.

La soluzione IaaS è contraddistinta da un provider di servizi cloud che gestisce l’infrastruttura attraverso una connessione internet. L’utente accede all’infrastruttura mediante un servizio a noleggio, con l’utilizzo di una dashboard o di un’API, gestisce il sistema operativo, le app e altri aspetti. È il provider a occuparsi dell’hardware, della connettività di rete, dello storage dei dati e dei server, si assume la responsabilità di eventuali disservizi e si occupa della riparazione hardware.

I servizi PaaS, invece, si contraddistinguono per la parte hardware e il software applicativo che sono forniti e gestiti da un provider esterno, mentre l’utente gestisce le app e i dati sulla piattaforma. Questa soluzione è ideale per sviluppatori e programmatori.

La soluzione Saas, infine, si caratterizza dall’applicazione software fornita e gestita da un provider di servizi cloud esterno. In genere, queste soluzioni sono applicazioni web o mobile a cui è possibile accedere semplicemente attraverso un browser e a cui è possibile connettersi tramite API o dashboard.