Si parla di arresto cardiaco per riferirsi a una condizione per cui il cuore smette improvvisamente di battere non permettendo quindi che il sangue possa arrivare al cervello e agli altri organi vitali.
Se non trattato nel giro di pochi minuti, l’arresto cardiaco porta alla morte della persona colpita: secondo quanto riporta la Fondazione Veronesi, circa 60.000 persone l’anno vengono colpite da arresto cardiaco solo in Italia. Le possibilità di sopravvivenza arrivano all’80% se nei primi minuti dell’emergenza viene utilizzato un defibrillatore.
Il defibrillatore (o DAE) è l’unico dispositivo salvavita in grado di far ripartire immediatamente il cuore erogando una o più scariche elettriche e salvare così la vita del paziente.
Ma quali sono le cause più comuni dell’arresto cardiaco improvviso (in breve ACI)? Cosa fare quando accade?
Le cause scatenanti di un ACI possono essere molteplici, anche se come abbiamo detto non è infrequente che a essere colpite siano anche persone sane, con una storia clinica normalissima.
Scopriamo nel dettaglio quali sono i motivi più frequenti per cui il cuore smette di battere normalmente e perché si arriva all’arresto cardiaco.
La prima causa più frequente di arresto cardiaco (nel 70-90% dei casi) è la fibrillazione ventricolare, una forma di aritmia che, se non trattata entro pochi minuti, porta inevitabilmente alla morte. In questa situazione l’unico modo per invertire il ritmo cardiaco è l’erogazione di una scossa elettrica.
Esistono poi altri problemi del cuore che possono determinare l’arresto cardiaco improvviso, come la cardiopatia coronarica. Si tratta di una malattia che causa l’accumulo di placca all’interno delle arterie coronarie, che portano sangue e ossigeno al cuore. Le placche ostruiscono le arterie e quindi il corretto passaggio del sangue fino al muscolo cardiaco, che va in sofferenza e scatena così l’arresto cardiaco.
Quando parliamo di stress fisici ci riferiamo a situazioni come la carenza di potassio e magnesio, la mancanza di ossigeno o un’emorragia: si tratta di situazioni molto stressanti per il cuore, che mandano in sofferenza il sistema elettrico causando l’arresto cardiaco.
Questo genere di malattie, che si trasmettono geneticamente, possono essere causa di arresto cardiaco. I dati indicano che è proprio a causa di problemi ereditari si verificano arresti cardiaci nei bambini.
Esistono poi una serie di fattori di rischio che fanno aumentare la possibilità di rimanere vittime di arresto cardiaco, legate all’età e al sesso: sono infatti gli uomini over 65 che, in percentuale, sono più colpiti da arresto cardiaco.
Come abbiamo detto, chiunque può ritrovarsi vittima di ACI: le cronache ci riportano casi di atleti anche giovani e in forma che ne vengono colpiti, rischiando la vita.
L’unica maniera per ripristinare il ritmo del battito cardiaco e far tornare il cuore a battere normalmente è ricorrere a un defibrillatore entro pochissimi minuti dall’evento.
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