sciopero benzinai

Al via la seconda tornata di scioperi dei gestori degli impianti di rifornimento aderenti a Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio. Le aree di servizio resteranno chiuse dalla mezzanotte di martedì 31 marzo alle 24 di mercoledì 1 aprile in tutta la rete autostradale nazionale, con preannunciati disagi per la circolazione.

Il rischio è di rimanere “a secco“. Gli automobilisti sono avvisati: è consigliabile fare il pieno entro il 30 marzo per evitare di incorrere in problematiche relative al raggiungimento del posto di lavoro o allo svolgimento delle normali attività di routine quotidiana, e nel caso di lunghi viaggi previsti nell’arco delle 48 ore di sospensione del servizio di erogazione del carburante, è bene anticipare o posticipare la data della partenza.

Lo sciopero è stato indetto per protestare contro “il sistema ministeriale di protezione degli interessi dei concessionari autostradali”. «Si tratta della fatale conseguenza – riportano in una nota congiunta le organizzazioni di categoria – dell’atteggiamento di totale arroccamento delle strutture politico-burocratiche dei Ministeri competenti – Trasporti, Infrastrutture e Sviluppo economico – a strenua difesa e protezione del “sistema”, tanto opaco quanto monolitico, posto a garanzia degli interessi e delle rendite di posizione di cui godono i concessionari autostradali»

Il sistema «garantisce aumenti sistematici dei pedaggi e delle tariffe – incalzano i gestori – proroghe ultra decennali di già lunghissime concessioni, rimesse milionarie statali praticamente a fondo perduto, oltre la possibilità – in assenza di regole certe, eque e di qualunque reale controllo – di imporre un regime di royalty ad esclusivo ed ulteriore vantaggio dei concessionari che si traduce in prezzi dei carburanti più alti d’Europa e standard di servizio sempre più rarefatti e inadeguati ad un bene pubblico offerto in concessione»