Francesca Fagnani monologo, che frecciata alla Ferragni”: coincidenza o riferimento voluto?

Francesca Fagnani
Francesca Fagnani

Per la seconda serata del festival di Sanremo, Amadeus ha voluto accanto a se un’altra importantissima donna che appartiene al mondo dello spettacolo. Una donna, intelligente, semplice ma nello stesso tempo schietta tanto da essere definita Belva.

Stiamo parlando di Francesca Fagnani che si è presentata sul palco dell Ariston con un monologo da applausi. E proprio nel suo discorso che a tanti non è passata inosservata una frecciatina contro Chiara Ferragni.

Nella prima serata del festiva, abbiamo visto Chiara Ferrangi che si è presentata con look molto particolari, e discutibili. Qualcuno ha creduto che avesse indossato addirittura un abito totalmente trasparente ma l’influencer ha precisato che si trattava di un abito color nude disegnato addosso. E in questa occasione ha letto la sua lettera monologo dove ha parlato di lei, della sua infanzia e delle sue paure. Nello stesso tempo però ha lanciato un messaggio a tutte le donne, ovvero quello di essere libere di credere nei propri sogni e di non vergognarsi mai del proprio corpo.

Francesca Fagnani, la frecciata alla Ferragni non passa inosservata

Diversamente invece è stato il discorso di Francesca Fagnani. La giornalista si è concentrata su un altro tema molto delicato e che interessa a tutti. “Non voglio parlare di me, in questo monologo anche perchè ho avuto una vita simile a quella di tutti”. Con queste poche parole ha iniziato il suo discorso occupandosi dei ragazzi rinchiusi nel carcere minorile a Nisida.

Poco è bastato però per scatenare un putiferio sui social, tanti utenti, come riporta anche il Messaggero hanno visto in quel messaggio una frecciata alla Ferragni. Riferimento voluto o semplice coincidenza? Questa è la domanda che tutti si chiedono.

Il monologo della giornalista sui carceri minorili

Francesca Fagnani ha portato al Festival di Sanremo un monologo sulle carceri minorili. La co-conduttrice ha fatto un lungo discorso incentrato anche sul ruolo che lo Stato dovrebbe avere nei confronti dei detenuti, minorenni sì, ma anche adulti: “Ci sono parole che per arrivare sul palco di Sanremo devono abbattere i muri, pareti, grate e cancelli chiusi a tripla mandata” esordisce. “Parole come queste raccolte dentro al carcere minorile di Nisida. Parole scritte insieme ai ragazzi che stanno scontando la loro pena e che hanno fatto molto riflettere…