Non solo fitness e salute. I nuovi dispositivi indossabili stanno dando vita a una nuova generazione di social network con intenti del tutto opposti a quelli dei colossi Facebook e Twitter: non più 500 amici di cui la metà – a dirla tutta – non li frequenti nemmeno nella vita reale. La vera innovazione è condividere solo con le persone che contano. In più il dispositivo indossabile ha il potere di aggiungere quasi una dimensione fisica alla più basica delle notifiche, che diventa una piccola stretta sul polso, un gesto umano e affettuoso.
L’esempio più “in vista” di questa tendenza è l’attesissimo Apple Watch: non solo messaggi ed email recapitate discretamente sul braccio, ma anche la possibilità di inviare un “tocco” più o meno realistico ad un altro utente e, addirittura, il messaggio più personalizzato che esista: il proprio battito cardiaco.
La differenza, però, per quanto riguarda la trasmissione del “tocco”, la fa il braccialetto Tactilu, studiato dalla società polacca Pangenerator ed ancora in fase di sperimentazione. Tactilu presenta nella parte superiore un sensore che rileva l’input di tipo tattile quando viene toccato con un dito, mentre la parte inferiore imita il comportamento dei muscoli umani riproducendo la sensazione di essere toccati dalla mano di qualcuno. A Roma io sfioro il sensore del mio indossabile, a Londra il mio amico sente vibrare il suo.
I due bracciali si collegano allo smartphone via bluetooth e usano internet per comunicare tra di loro.
Molto simile è il principio di TapTap, altro wearable creato da Woodenshark e in attesa di poter essere lanciato sul mercato. Si collega sempre al telefono via bluetooth, supporta sia Android con Bluetooth 2.1 e superiori, sia iPhone da 4S in avanti, ma richiede l’installazione di un’app fornita in fase di acquisto e la registrazione via email. E i creatori, dichiaratamente antisocial, hanno previsto di integrare, nei loro indossabili RunKeeper, FitBit e addirittura IFTTT, ma niente notifiche Facebook e Twitter.
“Abbiamo deciso di creare un mondo post-social”, dice Dmitry Gorilovsky, fondatore di Woodenshark, “e di rendere le comunicazioni con TapTap estremamente private e personali”. Lo scopo è riscoprire il piacere di “capirsi con un gesto”, creare un linguaggio in codice comprensibile solo dalla nostra cerchia ristretta, senza interferenze, ma con infinite possibilità. E i server ovviamente criptano accuratamente tutte le comunicazioni tra i due braccialetti garantendo la massima sicurezza.
Un super-braccialetto, altrettanto tecnologico, ma che si discosta dalla tendenza a sfavore dell’integrazione con Facebook e Twitter, è Bond Touch di Kwamecorp. L’azienda, partendo da un semplice strumento di touch communication come i due precedenti, progetta di farne in futuro una vera e propria smartband di design, integrando social network, orologio, abbonamento dei mezzi pubblici in modo da poter prendere la metro semplicemente passando il proprio dispositivo indossabile sul lettore.
Infine, Magnet di Headtalk. A differenza degli altri indossabili di cui abbiamo parlato, invece di riprodurre una sensazione tattile, invia al nostro interlocutore un segnale luminoso dando il via alla creatività con messaggi cifrati e linguaggio Morse.
Ecco i link per informazioni più dettagliate sui quattro progetti e per sapere quando questi nuovi dispositivi indossabili saranno disponibili in commercio:
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