Sembra che la gravidanza sia solo una serie di continue visite, ma sono essenziali per far stare bene te e il tuo bambino. Ecco una piccola guida di alcuni degli esami da fare.
– Il test per il fattore RH: Questo è uno dei primi test da fare durante la gestazione serve a scoprire se tu e il tuo bambino potreste avere dei gruppi sanguigni incompatibili. Se avete un fattore RH diverso e il vostro sangue si mischia durate il parto, il tuo corpo produrrà anticorpi per proteggersi. Questa immunoproteine potrebbero intaccare la salute del neonato, provocando itterizia e anemia. Se c’e cosa fare? Una volta scoperto ti verrà fatta un iniezione di anti-D alla 28° e 34° settimana.
– Curva da carico glucosio: Ti verrà chiesto un campione di urina ad ogni visita per monitorare il livelli di glucosio. Gli ormoni della gravidanza possono compromettere il modo in cui il tuo organismo utilizza il glucosio. Livelli troppo alti, potrebbero rivelare un diabete gestazionale, quindi sarà necessario effettuare ulteriori esami per controllare la tua tolleranza al glucosio. Se c’è cosa fare? Tieni stabili i livelli di zuccheri nel sangue per ridurre il rischio di diabete gestazionale. Dolci, cioccolata, pane bianco e pasta aumenteranno i livelli di zuccheri, quindi meglio evitarli.
– Test dell’emoglobina: Un esame del sangue , da ripetere tutti i mesi, può dirti se i livelli di emoglobina sono bassi. Se l’emoglobina è bassa può essere a rischio anemia, sentendoti stanca e debole. L’emoglobina è inoltre necessaria per trasportare ossigeno e nutrienti al tuo bambino. Qualora fosse necessario, il tuo ginecologo ti prescriverà degli integratori di ferro. Se c’è cosa fare? Per aumentare il livello di ferro puoi mangiare carne rossa magra e verdure a foglia verde, che sono ricche di ferro.
– Esami per scoprire le malattie del sangue: Molte persone non sanno di essere portatrici di malattie ereditarie. E’ per questo che dalla 10° settimana ti verrà fatto un controllo per le malattie ereditarie come la talassemia e l’anemia falciforme o il favismo (frequente in sardegna). In base alle tue origini e alla tua zona di residenza, viene valutata la necessità di eseguire il controllo per la presenza di tali malattie. Se c’è cosa fare? Potresti ricevere un questionario sulla tua famiglia per scoprire da dove vengono le tue origini e quelle del padre del futuro nascituro. Ciò aiuterà il ginecologo a decidere se hai bisogno di un esame specifico.
– Esame per le malattie infettive: Alla 10°-12° settimana , verrai sottoposta a un esame del sangue per scoprire se hai l’epatite, l’HIV, la rosolia, la sifilide, la toxoplasmosi, ecc. Alcuni di questi esami vengono ripetuti successivamente. Anche se queste malattie sono rare, è meglio sottoporsi a questi esami dato che potresti trasmetterle al bambino.
– Il test per individuare lo streptococco di gruppo B: Questo esame non rientra nel programma di screening nazionale, pur essendo frequentemente richiesto. Lo streptococco di gruppo B è un batterio presente nel sistema digestivo e a volte nella vagina di alcune donne. E’ raro ma se trasmesso al bambino durante il parto, può provocare infezioni molto serie come la meningite. Tra la 35° e la 37° settimana farai dei tamponi rettali e vaginali, e se saranno positive, ti verranno somministrati degli antibiotici durante il parto.