Sergio Napolitano: Dalla batteria al Cajon

sergio napolitano

La mia avventura con i cajon nasce per caso, nell’estate del 2009.
Avevo bisogno di percussioni per suonare durante gli aperitivi in alcuni locali della Versilia.
Essendo batterista mi misi alla ricerca di strumenti che fossi in grado di padroneggiare senza troppa difficoltà; fu allora che Daniele Biondi del Play Drums di Firenze (mio negozio di fiducia quando ancora abitavo in Toscana) mi consigliò questo strano strumento, che inizialmente mi sembrò poco più di un comodino.
Il mio primo approccio fu ottimo, ragionavo da batterista e suonavo da percussionista, divertimento allo stato puro.
Col tempo iniziai ad approfondire lo studio e provai ad inserirlo in alcuni miei progetti, e qui arrivarono i primi problemi.
Il suono di rullante mi piaceva abbastanza ma, nonostante i moltissimi modelli che provai, non riuscii a trovarne uno con un suono di cassa degno di tale di nome.
Suonavo il cajon da batterista, ma non avevo un suono “batteristico”.
Nel 2013 arriva la rivelazione, leggo sul sito di Play Drums di questi nuovi cajon artigianali PF Sound, con un suono di cassa che si aggira sui 45 Hz!
Vado a Firenze, li provo, me ne innamoro e nasce l’endorsement con Fabrizio Pieraccini, artigiano e mente creatrice degli strumenti PF Sound.

Finalmente trovo un range di frequenze “batteristico”, una netta divisione tra cassa e rullante e una risposta dinamica sorprendente, che infatti, all’inizio, mi creò qualche problema, dato che si sentiva realmente tutto ciò che le mie mani e le mie dita facevano.
Uno strumento del genere stimola la creatività e l’ingegnosità del batterista, eseguire con 2 arti ciò che solitamente eseguiamo con 4 porta alla scoperta di nuove diteggiature, nuovi grooves e nuove dinamiche. Inizialmente partivo dalla batteria per poi trasporre sul cajon, ma mi è capitato spesso il contrario, i due strumenti collaborano e si supportano a vicenda, stimolando il lato artistico/creativo.
Al momento sto lavorando su diverse tecniche percussive che mi permettano di padroneggiare i doppi colpi ad alte velocità (200 bpm circa) come li padroneggio con le bacchette, da questo punto di vista la difficoltà è molto
alta, dato che non posso avvalermi del rimbalzo della bacchetta.
La mia aspirazione, fino a poco tempo fa, era quella di trovare un gruppo dove il cajon fosse utilizzato per scelta artistica come strumento principale, e non come ripiego per concerti acustici o piccoli club.
Il tutto si è realizzato nel progetto folk “I Viaggi di Jues”, prodotto dalla Dasè Sound Lab Records, nel quale il cajon PF Sound si è rivelato insostituibile.