Nascosta in pieno deserto, la “città di pietra” dista circa poco più di duecentocinquanta chilometri da Amman, capitale della Giordania e circa altrettanti da Aqaba.
Entrata a pieno titolo tra le sette meraviglie del mondo moderno, Petra è oggi uno dei siti archeologici più visitati al mondo, benchè la guerra nella vicina Siria abbia drasticamente ridotto il flusso turistico.
Tuttavia, la relativa vicinanza al porto di Aqaba, ha inserito di fatto Petra come escursione clou per le numerose crociere che attraversano il Mar Rosso in ogni stagione e sono ormai migliaia i crocieristi che ogni giorno varcano i cancelli di questo spettacolare museo a cielo aperto.
Per giungere a Petra, dopo aver attraversato il deserto che vide le gesta di Lawrence d’Arabia, il visitatore deve percorrere il sîq, una sorta di stretto canyon lungo oltre un chilometro, e, camminando tra pareti di roccia dai colori vivissimi, arrivare sino al monumento più celebre, El Khasneh.
Immortalato in alcune famose sequenze del film “Indiana Jones e l’ultima crociata”, El Khasneh (o Tomba del Tesoro) si erge per quasi quaranta metri, interamente scavati nell’aranenaria e non ha ancora svelato la sua vera natura, se tomba reale o tempio religioso.
Tuttavia, il Tesoro è solo la prima delle meraviglie che ogni visitatore di Petra può ammirare: il teatro, la necropoli e gli altri templi oggi visibili sono, a detta degli archeologi, una minima parte di quanto la sabbia ancora nasconde.
Difficile resistere al turbinio di emozioni che coglie ogni turista che arriva a Petra.
La capitale degli antichi Nabatei, per secoli celata tra le sabbie e le pietre del deserto giordano e riscoperta solo all’inizio dell’Ottocento, pare infatti risplendere di luce propria e le imponenti costruzioni, sapientemente ricavate dalla roccia da antichi maestri intagliatori, catturano lo sguardo e mozzano il fiato a chi le contempla.