The Getaway: Il ritorno dei Red Hot Chili Peppers

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A cinque anni di distanza da I’m With You, i Red Hot Chili Peppers tornano alle luci della ribalta con il nuovo album “The Getaway”. La band losangelina si è distaccata dallo storico produttore Rick Rubin per collaborare con Danger Mouse. La mano del nuovo produttore si sente molto bene; il disco ha infatti un suono molto moderno e non sembra affatto di una band che è sulle scene da oltre 30 anni grazie a suoni di batteria molto triggerati in alcune canzoni come la title track, Go Robot e Dark Necessities, sintetizzatori e forte presenza di pianoforte negli arrangiamenti (nel disco vi è anche una collaborazione con Elton John) giusto per citare alcuni delle caratteristiche che emergono maggiormente. Nonostante l’introduzione di questi nuovi elementi nel sound della band, ci sono comunque dei momenti in cui emerge prepotentemente lo stile funkeggiante dei “peperoncini” californiani.

Che cos’è The Getaway? The Getaway è “la fuga”, una fuga verso un nuovo sound, un’evoluzione e sperimentazione da miscelare con gli elementi distintivi della band come le strofe rappate di Kiedis, riff funky di chitarra e il basso slappato di Flea. Se Kiedis, Flea e Chad Smith sono ormai una certezza, a stupire in positivo è stato il chitarrista Josh Klinghoffer,(sostituto di John Frusciante, storico chitarrista della band) molto più incisivo e creativo nei riff a differenza di I’m With You dove è rimasto più “in sordina”.

L’esperimento ha funzionato? “Nì”. Alcuni momenti sono decisamente ispirati e divertenti, altri sono abbastanza scialbi, ma nel complesso The Getaway può essere un prodotto godibile, sia per gli hardcore fans che per i casual listeners della band.

 

Luca Golfrè Andreasi