Redmatica AutoSampler

Redmatica AutoSampler

Come sarebbe bello avere nel computer, nell’ultima workstation o in qualsiasi campionatore i suoni dei synth che ancora possediamo, amiamo e non troviamo campionati da nessuno.
Ancora di più avere tutte le patch campionate del synth preferito e usare un virtual sampler per gestirle da sequencer o dal vivo.
Fino a oggi per poterlo fare ci voleva un sacco di tempo, per l’editing del singolo campione e il mappaggio su tastiera, tempo che nessuno trova o può avere.
E qui arriva AutoSampler: la sua unicità risiede nella creazione automatica di campioni, e di Instrument per EXS24, a partire da qualsiasi synth dotato di MIDI, compresi i soft synth, basata sul multicampionamento a diversi valori di velocity e di nota, e integrando il campionamento di due controller a piacere.
Andate a dormire e il giorno dopo vi trovate le vostre cartelle con tutti i campioni del vostro synth, e se avete un EXS avete pronti anche gli Instrument relativi.

Utilizzando CoreAudio, AutoSampler si inserisce in qualsiasi punto della catena audio, quindi può utilizzare gli ingressi analogici, quelli di un’eventuale scheda audio o l’uscita di un soft synth da un host, gestendo la connessione MIDI di CoreMIDI.
Il punto nevralgico è l’integrazione MIDI con l’audio: da una parte si impostano i dati MIDI da generare per ogni campione e dall’altra la sorgente da campionare.
AutoSampler permette di definire fino a quattro MIDI Out, ognuno con 16 canali MIDI attivatili, per catturare fino a 64 timbri per singolo campione.
Prima di campionare questi 64 layer, è anche possibile applicare un inviluppo da un massimo di 40 punti per 36 secondi di lunghezza, per creare delle patch evolutive sullo stile della sintesi vettoriale, testando il timbro che ne esce prima di campionarlo.
L’inviluppo è trasmesso al MiDI Out e al canale MIDI selezionato sotto forma di valori di Control Change 7 o 11 (Volume o Expression).
Una volta trovato l’equilibrio giusto, AutoSampler provvederà a creare i campioni secondo le impostazioni Scan, le quali permettono di impostare il range di tastiera da campionare, l’intervallo fisso tra le note (da 1 a 12 semitoni, quindi è possibile campionare tutte le note) o la selezione di note da campionare utilizzando una tastiera virtuale per sceglierle.

L’intervallo per la velocity varia da 1 a 16, oppure è possibile costruire una scala personalizzata.
Anche i due controller programmabili possono subire una divisione in 16 passi.
A cosa servono questi controller?
Supponiamo di avere un controller che gestisce il cutoff del filtro e un secondo dedicato all’attivazione del sync tra gli oscillatori.
AutoSampler permette di campionare il timbro secondo il valore di questi due controller, divisibile in sedici passi, e di costruire un Instrument di EXS che risponderà ai due controller richiamando il campione adeguato.
Si può quindi campionare il comportamento di un parametro che sia modificato in tempo reale.
È quello che Redmatica chiama Multidimensional Sampling (MDS).
Per entrambi i controller, AutoSampler campiona su più note diverse.
Il primo controller viene campionato associando tutti i differenti valori di velocity desiderati, mentre campionando anche il secondo si perde il multicampionamento della velocity, lasciando intatto il campionamento del primo controller a più velocity.
C’è una ragione per questo limite: il numero massimo di layer che può gestire EXS24 è di 64 per ogni nota, e AutoSampler può raggiungere la “modica” quantità di 4.161.536 campioni per singolo Instrument, quando si calcoli anche l’uso dei Controller.

Si potrebbe andare oltre, ma non ci sarebbe il campionatore in grado di gestire una mole di dati simili.
In fondo il ruolo del sound designer nel campionamento è trovare il giusto compromesso tra quantità e qualità.
Tutti questi parametri sono classificati come Scan Parameter: è possibile applicarli all’intero gruppo di campioni che si va a realizzare, oppure creare 128 set di parametri Scan.
Lo scopo di questi set individuali, che comprendono anche l’invio di Bank Select e Program Change, è quello di automatizzare il campionamento di un banco di 128 patch di qualsiasi synth MIDI.
Molte delle impostazioni MIDI possono essere eseguite con funzioni Learn, poiché AutoSampler è sempre collegato a tutti gli ingressi MIDI disponibili.
Inoltre la tastiera virtuale permette di verificare a priori il timbro da campionare, con velocity diverse, e impostando i due controller al fine di valutare l’effetto sul timbro.