Tutti ormai conosciamo la storia di quel signore di nome Leo Fender, colui che inventò il basso elettrico.
Sappiamo anche che a un certo punto nel lontano 1976 (un decennio dopo aver ceduto il nome Fender alla CBS), disegnò un basso per una società costruttrice di strumenti musicali, la Music Man.
Ii risultato: lo Sting Ray.
Questo nuovo rivoluzionario strumento, equipaggiato con un solo pickup a doppia bobina, con un’ottima circuitazione attiva e caratterizzato da un’insolita (per quel periodo) paletta con tre meccaniche sopra e una sotto, ebbe un tale successo da potersi meritare lo stesso rispetto tipico dei precedenti capolavori di Mr. Leo Fender (il Precision Bass e il Jazz Bass, naturalmente).
Il basso Bongo di casa Ernie Ball/Music Man, nasce da una stretta collaborazione tra la ben nota casa californiana e nientemeno che il Team Design BMW.. non c’è che dire: se il loro intento era quello di creare uno strumento originale bisogna rispettosamente dire che ci sono proprio riusciti.
La Music Man ha stravolto radicalmente i canoni stilistici stavolta, dal momento che i precedenti strumenti si rifacevano comunque al design dello Sting Ray, ma ha altresì mantenuto costanti altri elementi tipici del Music Man sound, come i pickup dual coil e l’elettronica attiva.
Con queste premesse il nostro Bongo si propone come il nuovo portabandiera della Ernie Ball/Music Man.
Certo, a un primo sguardo, il Bongo appare veramente inusuale: la sua forma tonda, sinuosa, perfino esoterica richiama contemporaneamente forme futuristiche (come appunto quelle delle automobili di nuova generazione) e forme decisamente più retrò… ricorda parecchio lo stile tipico degli anni Cinquanta-Sessanta.
Altri particolari interessanti sono i segnatasti a mezzaluna, le manopole di controllo semi-affogate nel corpo e, soprattutto, una elegantissima paletta compatta slanciata che rimanda in parte alla spalla superiore del body.
Il modello Bongo HH-5, è cinque corde equipaggiato con due pickup humbucker e con una finitura coprente in poliestere in un particolarissimo color grigio metallizzato denominato “egyptian smoke”.
Naturalmente il Bongo è disponibile anche a quattro corde, senza tasti e con differenti configurazioni di pickup, come per esempio humbucker-single coil e unico humbucker al ponte.
È previsto anche un trasduttore piezoelettrico installato nel ponte come opzione.
Il corpo, realizzato in tiglio, risulta essere leggero, ben bilanciato e, grazie alle sue smussature, offre il massimo comfort esecutivo.
Il manico, in acero, è perfettamente levigato e presenta una finitura satinata che richiama lo stesso colore del body. Il suo profilo è tondeggiante, omogeneo e presenta una scorrevolezza tale che farà felici tutti quei bassisti amanti dei fraseggi veloci.
Esso è stabilmente ancorato al corpo tramite una piastra d’acciaio fissata con cinque viti e, grazie alle superbe smussature, raggiungere le posizioni alte è semplice e naturale.
La tastiera, realizzata in palissandro, ospita 24 tasti (anche questa una novità per i bassi Music Man) in nickel-argento di medie dimensioni e ben rifiniti, senza ombra di spigoli che potrebbero arrecare fastidi durante l’esecuzione.
La paletta, dalla forma inusuale, è in asse con il manico e ospita cinque meccaniche Schaller BM cromate di tipo aperto (quattro sul lato superiore e una su quello inferiore), unitamente a un piccolo abbassacorde solo sulla seconda e terza corda.
La barra di regolazione tendimanico è accessibile dalla parte superiore del corpo, a fine tastiera.
Il ponte, anch’esso in finitura cromata, è quello classico di ogni basso Music Man: ultrastabile, robusto e assolutamente preciso in fatto di regolazioni.
Chiude in bellezza un robusto ed elegantissimo battipenna con finitura phyton.