“LO HANNO ARRESTATO E L’ACCUSA È GRAVISSIMA” MARIA SOTTO CHOC: “NON PUÒ ESSERE VERO”

Un arresto sconvolge ‘Uomini e Donne’

Alessio Lo Passo, ex tronista di “Uomini e Donne”, è stato arrestato per estorsione nella notte tra sabato e domenica dai carabinieri della Sezione Catturandi del comando provinciale di Milano.

Lo Passo, 34 anni il prossimo ottobre, è stato fermato mentre si recava all’inaugurazione di un locale a Monza insieme a Lele Mora e Guendalina Canessa – estranei alla vicenda – ed ora rischia 3 anni di carcere per un’estorsione nei confronti di un chirurgo estetico avvenuta nel 2014. Il 24 settembre di quell’anno l’uomo si era sottoposto ad un intervento di rinoplastica presso uno studio milanese.

La prassi imponeva una serie di controlli successivi all’operazione: il primo, in programma la settimana successiva all’operazione, aveva avuto buoni riscontri ma durante il secondo, effettuato sette giorni dopo, il chirurgo aveva notato una “depressione ossea nei lati” da collegare presumibilmente ad un trauma.

Non sono stato io

L’ex tronista nega con forza nonostante l’evidenza dei fatti e nonostante fosse intervenuto telefonicamente da Barbara D’Urso per raccontare di una rissa avvenuta all’esterno di un locale proprio nell’arco temporale compreso tra la prima e la seconda visita di controllo.

Fin qui nulla di grave, ma il 6 novembre 2014 Lo Passo si presenta dal chirurgo accompagnato dalla fidanzata e da un uomo di circa 60 anni che non è stato ancora identificato. I tre pretendono la restituzione dell’intera somma pagata per l’operazione, circa 57.000 euro, e minacciano il titolare di sfasciare lo studio e di rovinargli la reputazione in caso di mancata restituzione del denaro.

Nelle settimane succesive l’ex tronista continua con minacce e intimidazioni telefoniche, fino a quando, il 27 novembre, il chirurgo sporge denuncia dando inizio ad un contenzioso che si conclude il 21 aprile 2016 con la condanna in via definitiva a tre anni reclusione per Lo Passo, della quale però il 34enne ha dichiarato di non essere a conoscenza al momento dell’arresto.