Jessica Valentina Faoro, la suocera del tranviere giustifica il genero: “Lei era nervosa, lui voleva farle solo delle coccole”

Delle parole che fanno gelare il sangue, quelle che la suocera del tranviere ha usato per “giustificare” quanto fatto dal tranviere che ha ucciso Jessica

Sono davvero raccapriccianti le parole che la suocera del tranviere Alessandro Garlaschi ha usato per spiegare ad un inviato di Chi l’ha Visto perché Alessandro avesse ucciso la ragazza. Ad azioni come quelle compiute dal tranviere, non ci sono mai spiegazioni logiche o comprensibili, eppure la donna dichiara:

“Lei era nervosa, lui voleva farle solo delle coccole”.

Garlaschi al momento è in carcere per l’omicidio della 19enne Jessica Valentina Faoro a Milano. La trasmissione della Sciarelli vuole scavare a fondo nella vicenda e provare ad individuare tutti i responsabili coinvolti nell’omicidio della giovane ragazza. La suocera di Alessandro, rivela che sua figlia è troppo ingenua e certe dinamiche non le intuisce.

Ribadisce poi con forza che era in casa con lei la notte dell’omicidio contraddicendo la testimonianza della vicina secondo la quale quella sera la suocera era sola in casa. La donna racconta, un po’ imprecisa:

“Era con me, siamo rimaste in casa fino alla mattina seguente. La mattina è venuto mio genero, si è messo a piangere e aveva le mani ferite.”

La donna rivela anche che spesso Alessandro parlava di Jessica ma in termini affettivi. Era intenerito dalla situazione precaria di Jessica e voleva aiutarla, infatti la suocera sottolinea:

“Continuava a ripetere che voleva bene alla ragazza e che si è trattato di legittima difesa. Secondo me lei lo ha colpito forte e a lui è venuta l’agitazione. Magari voleva aiutarla e coccolarla un po’ perché l’ha vista un po’ agitata, lei avrà capito male”.

La donna non voleva rispondere al giornalista di Rai tre, ma poi ha ceduto e ha confessato di non aver mai saputo del fatto che la coppia si presentava spesso, alle colf, come fratello e sorella e non come marito e moglie. Infine, sentenzia:

“Si vede che è malato, ha bisogno di cure”.

Siamo ancora ben lontani dal poter stabilire l’esatta dinamica di quella notte, sicuramente gli inquirenti sapranno con opportune indagini e verifiche, darci maggiori ragguagli su questa inquietante vicenda che giorno dopo giorno assumere un profilo ancora più torbido.