Il figlio del Carabiniere Donato Fezzuoglio scrive alla Prof: “Mi chiamo Michele e sono arrabbiato con lei”

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Il figlio del Carabiniere Donato Fezzuoglio, morto nel 2006, scrive alla “Prof”, divenuta celebre durante le manifestazioni di Torino.

Il ragazzino di soli 12 anni ha voluto inviare una lettera dove spiega la sua rabbia.

Figlio del Carabiniere scrive alla Prof: i dettagli

Michele Fezzuoglio è figlio di Donato Fezzuoglio, il Carabiniere ucciso nel 2006 mentre cercava di sventare una rapina, successivamente onorato della Medaglia D’Oro al Valore Militare.

Il ragazzino di 12 anni ha voluto scrivere una lettera alla Prof (Lavinia Flavia Cassaro), spiegandole la sua rabbia e del perchè quelle parole fatte uscire durante le manifestazioni di Torino fossero fuori luogo.

Michele racconta alla Prof, nella lettera, la dinamica della rapina dove il padre ha perso la vita: alcuni rapinatori, rimasti fuori dalla banca, spararono alle spalle del Carabiniere, uccidendolo. 

La lettera continua con un invito a casa, dove Michele oggi abita con la mamma, per far vedere tutti ricordi di un padre e Carabiniere valoroso – tanti attestati, encomi, foto, tricolori ma soprattutto tanto silenzio e dolore.

Le descrive poi una scatola dove sono state conservate tutte le lettere che gli italiani hanno voluto scrivere al padre e alla famiglia, ma soprattutto a lui che aveva solo 6 mesi di vita. Il racconto continua spiegando alla Prof che la seconda casa del ragazzo è il cimitero, dove ci sono tutti meno la sua mamma, una donna forte che ha dovuto crescerlo da sola.

Michele termina dicendo che questa lettera è stata inviata al Ministro, non per farla punire ma solo per darle un consiglio, come quello di evitare parole di odio e violenza tanto forti come il proiettile di kalashnikov sparato alle spalle di quel Carabiniere, ovvero suo padre.