Carlo Verdone e la dichiarazione incredibile confessione: “Non ho più l’ansia”

L’attore e regista Carlo Verdone ha trovato del ha voluto raccontare ai fan dei suoi problemi passati con l’ansia che in qualche modo stava ostacolando il suo lavoro

Carlo Verdone ha finalmente confessato di avere avuto dei grandi problemi psicologici, soprattutto relativi all’ansia che, in passato non riusciva a controllare. Poche ore fa, è stato ospite della Società italiana di psicopatologia che purtroppo prevede un aumento di casi di tipo depressivo e ansioso.

Il regista ha detto di sapere bene cosa sono ansia e depressione. Il lavoro dell’attore e del regista è quello di raccontare la società un lavoro molto simili agli esperti della materia. Verdone è intervenuto raccontando:

“Non ho più l’ansia e questo per me in parte è un problema. Non ho più paura neppure dell’aereo. L’ansia era una specie di adrenalina in più, incanalata bene è un turbo nella vita. Si soffriva da una parte, ma era qualcosa di importante se immagazzinata in modo giusto”.

La volta sarebbe arrivata con il film Maledetto il giorno che ti ho incontrato:

“Un film che racconta molto di me, molto autobiografico.”

Verdone ha persino raccontato un aneddoto divertente. In passato, una donna l’ha, infatti, definito:

“Un antidepressivo naturale, privo di effetti collaterali “. Ha poi concluso il suo speciale e attesissimo intervento in questo modo: “Il comune denominatore tra il mio lavoro e il vostro è che entrambi studiamo l’animo umano. Voi lo rimettere a posto, io lo devo rappresentare attraverso tic e difetti e far ridere la gente, non soffermandomi ovviamente su patologie gravi “.

In effetti, nei suoi film, i personaggi spesso sono affetti da turbe. Solo qualche settimana fa, Verdone ha affrontato la morte di Irina Sanpiter, la Magda di Bianco, rosso e Verdone. Quindi per lui non deve essere un periodo assolutamente facile. E’ morta a 60 anni al Policlinico Umberto I dive si trovava ricoverata da 8 mesi, dopo una lunga malattia.

Verdone, ricordandola, ha spiegato anche come mai scelse lei per quel ruolo tragicomico:

“Fra tre opzioni scelsi subito lei per via di quegli occhioni dolci e malinconici che dovevano essere una caratteristica della mia Magda. Non volle continuare per scelta la strada del cinema. Era rimasta appagata dal nostro film e si mise ad organizzare eventi e concerti musicali. Non sapevo fosse malata.”