Le Iene hanno ancora una volta, rivelato una grossa truffa ai danni degli italiani. Queste elezioni hanno fatto tanto parlare, ma sicuramente è il servizio delle Iene quello ad aver sollevato il maggior numero di polemiche. Il programma di Mediaset, ha mandato in tutto circa quattro servizi sugli imbrogli elettorali all’estero.
Tutto è stato smascherato grazie alla testimonianza dei “cacciatori di plichì”, ovvero cacciatori di schede ancora da votare. Nonostante la situazione sia stata largamente denunciata da Le Iene anche in passato, non è cambiato assolutamente nulla e la situazione continua a ripetersi. Anzi, addirittura, a quanto pare, la situazione sia peggiorata addirittura!
Le schede non vengono solo raccolte con il porta a porta ma vengono addirittura messe in commercio quelle stampate direttamente dalle tipografie. La truffa ovviamente è ai danni dei politici, ma soprattutto degli italiani. Anche i consolati sono coinvolti nell’imbroglio. Con cifre economiche e di numero di voti che allarmano al primo sguardo.
Il cacciatore di plichi racconta a Le Iene:
“C’è stata una battaglia fino all’ultimo sangue perché era tanta la concorrenza però i miei risultati li ho portati lo stesso che avevamo già sentito e che con queste elezioni avrebbe guadagnato, soltanto lui, 3.350 euro. Per carità – dicono i giornalisti de’ Le Iene – il rischio che si tratti delle sparate di qualche imbroglione c’è sempre. Noi però questa volta ci siamo infiltrati in una vera e propria trattativa e l’abbiamo documentata. Oggetto di scambio: 3.000 voti. Stasera in onda potrete seguire tutti i passi della compravendita. Questo è quello che abbiamo trovato noi, in una sola città e in soli due giorni. E a questo punto sono troppe le domande aperte”.
In effetti, ci si chiede quanti voti possono essere falsati. Insomma, quanto saranno veritieri i voti raccolti all’estero? Purtroppo i controlli sono praticamente inesistenti e la situazione dovrebbe quantomeno allarmare le forze al Governo. Ed invece nulla! Le Iene aggiungono:
“Quante situazioni come questa ci sono state in giro per il mondo per queste elezioni? È possibile che un candidato all’estero possa comprarsi la sua elezioni? Avevamo già denunciato lo scandalo: perché non è stato fatto niente per evitare questa vergogna? Soprattutto, mentre si vota ancora: è democrazia questa?”.
Ovviamente, questa domanda retorica fa riflettere sul prossimo risultato delle elezioni. Sarà davvero veritiero? A quanto pare, è lecito qualche sospetto.
Il video del servizio de Le Iene
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