Ayrton Senna: il ricordo di un mito

Ayrton Senna

Il Mito di Ayrton Senna

Alzi la mano chi, appassionato e non, non ricordi il sorriso e la tenacia di uno tra i più grandi della Formula 1. Ayrton Senna, la leggenda che fece sognare milioni di fan che ad ogni gp accorrevano a vederlo, capace di risvegliare la gioia e la voglia di combattere in uno degli sport più affascinanti che ci siano.

Considerato da molti il pilota più forte di tutti i tempi, Senna coniugava la foga che aveva nel portare al limite la sua monoposto in un’attenta e precisa scelta dei pneumatici, caratteristica che gli ha permesso di essere uno dei piloti con più pole position rispetto ai Gran Premi disputati.

Come dimenticare, soprattutto per noi italiani, il Gran Premio d’Italia del 1990 che vide vincere il pilota brasiliano con la sua McLaren davanti ad Alain Prost, GP di un Campionato che alla fine ha visto trionfare proprio Ayrton. Ad oggi nessun pilota può vantarsi di avere le stesse capacità,stile, coraggio e rabbia del pilota brasiliano.

1° Maggio 1994: quel tragico GP di 24 anni fa

Tutti si aspettavano dal GP di Imola una delle lotte più serrate di quel campionato che, a poco a poco, iniziava a delineare i vari aspetti e caratteristiche dei piloti. C’era qualcosa di strano nell’aria quella domenica, a cominciare dalla foto senza casco a Senna, cosa alquanto strana poichè mai il pilota brasiliano si faceva scattare foto senza casco seduto nella sua monoposto.

Alle 14:17 di quel dannato GP di San Marino, alla curva del Tamburello, la Williams Renault del pilota brasiliano terminò la sua corsa consegnandolo per sempre all’eternità di un mondo che non esiste più, una Formula 1 romantica e terribile allo stesso tempo. Ciao Ayrton, non ti dimenticheremo mai, ma vogliamo ricordarti con una delle tue frasi più celebri:

“Niente mi può separare dall’amore di Dio”.