Luciana Littizzetto e la ‘scoreggia’: volgarità in Rai, bufera sui social

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Indignazione sul web per l’ultimo monologo sopra le righe di Luciana Littizzetto nel programma Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio.

La comica della Rai, ieri sera, ha tirato fuori dal cappello una storiella che riguarda le pastiglie della lavastoviglie e le scoregge. A parte la volgarità che dà sempre la contraddistingue, si nota una ormai becera forma di comicità che, a quanto pare, ha stufato i telespettatori italiani. (Continua dopo la foto)

Puntata trasmissione Che tempo che fa – Nella foto Luciana Littizzetto e Fabio Fazio

Tutti contro Luciana Littizzetto

Moltissime le frasi sui social che mettono alla berlina la pupilla di Fazio: “Sì, divento triste al pensiero che nel 2018 si possa ridere alla parola scoreggia” e qualcuno si chiede “Sentire la Littizzetto dire tutte quelle idiozie sulla capsula della lavastoviglie, e non solo, non ha prezzo. Perlomeno, non lo avrebbe, se non pagassi il canone TV. Braccia rubate all’agricoltura“. Queste sono solo due delle molteplici affermazioni che i telespettatori stanno scrivendo in queste ore.

La Rai non vede il problema

Uno degli interrogativi più ricorrenti è proprio la leggerezza con cui la televisione di Stato manda in onda siparietti pieni di volgarità in fascia protetta. Pagando il canone, ci si aspetta sempre un occhio di riguardo verso le regole e i minori. Più volte, in questi anni, è intervenuto il Moige per cercare di bloccare i monologhi di Luciana Littizzetto in prima serata senza però avere successo. Al contrario, la comica piemontese ha preso sempre più spazio all’interno della Rai arrivando a raggiungere cache astronomici per le sue esibizioni.

Peccato che tutti quei soldi provengano dalle tasche degli italiani che, da anni, chiedono un linguaggio che sia consono ad ogni fascia di età. Parlare del Walter o della Iolanda ha fatto il suo tempo. Ora sembra opportuna una inversione di tendenza che dia la libertà di guardare un programma in compagnia dei propri figli senza preoccupazioni.