Luigi Favoloso sa sempre come far parlare di sè questa volta è stata la sua ospitata da Barbara D’Urso a far sorgere nuove polemiche. Uscito dagli studi, pubblica lo scatto sui social e nega l’aggressione nei confronti di Aida Nizar
Luigi Favoloso è sicuramente uno dei personaggi più discussi di quest’accesissima edizione del Grande Fratello. L’ex di Nina Moric ha più volte aggredito verbalmente la spagnola Aida Nizar, ma in studio si è mostrato con lei molto simpatico.
Aida e Luigi Favoloso nella casa
Luigi Favoloso e Aida Nizar nella casa non hanno mai avuto un buon rapporto con Aida Nizar. Con Baye Dame, ha fatto una vera è proprio guerra nella casa alla spagnola. Più volte la stessa Barbara D’Urso è dovuta intervenire per sedare gli animi. La presentatrice ha usato termini forti per descrivere quello che Favoloso e altri inquilini della casa più spiata di italia avevano fatto contro Aida. Praticamente, la iena spagnola, è stata bullizzata. Le facevano scherzetti cattive, le dicevano le cose peggiori e l’hanno esclusa da tutto. Ma Aida ha tenuto duro, è uscita solo perché il televoto ha voluto così, forse in parte per salvaguardarla.
Aida e Luigi Favoloso a Domenica Live
Aida Nizar e Luigi Favoloso si sono rincontrati negli studi di Domenica Live, da Barbara D’Urso, per commentare insieme ciò che è successo nella casa tra Luigi, Patrizie e Mariana. Poi però è sopraggiunto anche il vulcano Aida che ha subito acceso gli animi. Ma, stranamente, la spagnola non litiga con Favoloso. Finisce addirittura sulle sue gambe, come un’amica. Insomma, Aida ha dimostrato di non portare alcun rancore verso gli ex inquilini della casa. Ma Favoloso ha subito strumentalizzato tutto questo: l’ex della Moric ha pubblicato uno scatto sul suo profilo Instagram e con poche parole induce tutti a pensare che in fondo la storia del bullismo contro Aida è stata solo la conseguenza di una recita dalla parte della Nizar.
Ecco cosa scrive sotto la foto: “Il rapporto che è venuto fuori oggi che ho con @aidanizaraida testimonia il fatto che la storia del bullismo vi è sfuggita leggermente di mano.”