Il ministro Giulia Bongiorno aggredita da un uomo con i pantaloni abbassati: “Ho avuto paura per mio figlio”

Giulia Bongiorno non ha potuto nascondere lo shock e la paura per l’aggressione subito domenica scorsa nella capitale. Ecco cos’è successo al neo Ministro

Il neo ministro Giulia Bongiorno ha finalmente parlato dell’aggressione subita in pieno centro nella capitale durante una passeggiata con il figlio piccolo. Ecco cosa ha confessato alla Pubblica amministrazione a 24Mattino di Telese e Giannino su Radio 24.

Giulia Bongirono e la paura dell’aggressione

Il Ministro parlando dell’aggressione subita a Roma non ha potuto fare a meno di parlare di quanto negativamente la scena possa aver influito sul suo bambino che era appunto con lei:

“Per lui è stata una scena che non aveva mai visto, quella di un uomo ubriaco e nudo che voleva toccare, quindi poi mi ha fatto mille domande. È sicuramente un fatto che l’ha colpito non positivamente.”

Ovviamente, da mamma Giulia ha provato a spigargli che purtroppo nella vita ci sono anche cose brutte e cattive che bisogna solo sapere come superarle. Giulia però se potesse tornare a domenica scorsa, interverrebbe sicuramente di nuovo nella colluttazione tra l’uomo ubriaco e una malcapitata.

La frecciatina velenosa di Giulia

La Bongiorno è diventata da poco ministro e sicuramente, da quando non è più un “semplice” avvocato l’attenzione mediatica su di lei è maggiore. Per questo lancia una frecciatina:

“Se fosse capitato la settimana scorsa, da avvocato Giulia Bongiorno, voi forse non lo avreste saputo. E così con me c’erano altre due signore che sono arrivate di cui nessuno parla. Tra l’altro questo non era italiano ed era difficile capire soprattutto all’inizio.”

La dinamica dell’aggressione

Telese, per capire bene fino in fondo la dinamica dell’aggressione chiede al neo Ministro se con lei c’era una scorta. L’ex avvocato però lo stoppa subito. Dicendo che quelli che appartengono alla sua categoria possono avere solo una macchina per trasferimenti presso gli uffici di interesse lavorativo.

La scorta non l’ha mai avuta e forse non l’avrai mai, ma Giulia non si dispera perché sa che può contare sul sostegno dei cittadini onesti che come lei sarebbero intervenuti senza batter ciglio nell’aggressione.