La moglie di Paolo Bonolis commossa chiede perdono ad una delle persone più importanti della sua vita, il figlio. Il motivo? Pare che Sonia Bruganelli si senta in colpa per le mancante attenzione riservate al suo secondo genito
Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli sono mamma e papà di 3 splendidi bambini. Sono ora però Sonia ha trovato il coraggio i chiedere perdono ad uno di loro, il suo secondo genito. Non dev’essere facile essere genitori di figli con problemi di salute, proprio perché il loro status ti costringe a fare delle scelte, come per esempio quelle di riservare più attenzioni a taluni piuttosto che ad altri.
Bonolis e i problemi di salute di Silvia, la prima figlia
Sonia Bruganelli, in quanto madre, ha dovuto dedicare del tempo in più a Silvia la primogenita, per via del suoi problemi di cuore. Proprio per questo ha voluto chiedere perdono al figlio Davide, scrivendo un commovente post su Instagram, il social che preferisce da sempre.
Sonia, rivela che negli anni ha maturato dei forti sensi di colpa nei confronti di Davide. Le attenzioni le ha sempre riservate tutte per Silvia, la primogenita, cardiopatica dalla nascita. Nel post scrive:
“Non sapevo come gestirti senza avere sensi di colpa verso tua sorella”
Il lato più sensibile di Sonia Bruganelli
E’ raro vedere il lato più romantico e materno di Sonia che fa una dedica d’amore stupenda al figlio descrivendolo come un regalo della vita. La sua intelligenza, come scrive mamma Sonia, gli ha promesso non solo di accettare ma anche di amare e proteggere le sorelle.
In occasione del compleanno del ragazzo, Sonia scrive delle parole bellissime. Termina il suo post sottolineando il fatto che adesso tocca a lei perdonarsi per ciò che non è riuscita a dargli in quanto madre. Difficile non pensare leggendo il pensiero della Bruganelli alle parole del marito Paolo Bonolis.
Durante l’intervista con Maurizio Costanzo, Paolo raccontò di quanto fosse stata difficile la prima gravidanza di Sonia e di tutti i problemi affrontati piano piano e che li hanno resi sempre più uniti.