Vecchioni, il cantante per i migranti si schiera contro Salvini: “Imbecille…”

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Vecchioni contro Salvini sulla questione migranti

Roberto Vecchioni aveva già in passato mostrato dissenso verso Giorgia Meloni ma anche contro Matteo Salvini il cantante è stato molto chiaro ricorrendo anche agli insulti

Roberto Vecchioni è tra gli artisti che proprio non sopportano Matteo Salvini e il suo pugno duro contro i migranti. Circa un mese fa, infatti, il cantante è sceso in piazza alla Marcia per la Schiavitù e ai microfoni della Rai ha attaccato Matteo Salvini in modo indiretto.

Vecchioni e l’insulto a Salvini

Roberto Vecchioni ai microfoni Rai non usò un bell’appellativo nei confronti del Ministro dell’Interno. Contro di lui, si sono schierati dopo la formazione del Governo parecchi volti noti del mondo dello spettacolo, della politica e del giornalismo. Più di recente, Chef Rubio, Fabio Fazio, Lilli Gruber... Insomma, tanti sono quelli che non apprezzano le scelte del Ministro dell’Interno soprattutto in relazione al tema immigrazione.

Salvini coglie spesso le provocazioni e anche nel caso di Vecchioni è stato così. Il cantante senza mezze misure, circa un mese fa, commentando il tema migranti disse “gli imbecilli possono essere contrari”.

Il significato dell’insulto di Vecchioni

Il cantante, avrebbe voluto dire, con quiete parole che “se non la pensate come noi, non meritate rispetto”. Le sue parole furono mandate in onda durante Porta a Porta, e lo stesso Matteo Salvini le commentò. Il vicepremier ha ricordato al cantante che è facile predicare accoglienza quando si vive tra gli ori e gli allori delle ville dei Vip. Un attacco bello e buono ad un artista che ha sicuramente un bel patrimonio.

Così rispose Salvini all’attacco di Vecchioni:

“Il signor Vecchioni dal suo bell’attico e con il suo bello stipendio, non ha il diritto di chiamare imbecille me come le persone che DALL’IMMIGRAZIONE stanno subendo danni enormi, perdendo il lavoro o, nella migliore delle ipotesi, venendo pagati due euro ALL’ORA”.

Il vicepremier vide, quella tenutasi un mese fa, come una marcia dell’insulto al lavoro dei poliziotti e del militare rimasti  lesi dall’attacco di Tommaso Hosni, il ragazzo che ha usato violenza durante un normalissimo controllo di routine accoltellando le forze dell’ordine.

Il Ministro ha aggiunto, infatti:

“La marcia di domani è un insulto ai poliziotti feriti e agli itaiani aggrediti. Sala difende i migranti? Guardi le statistiche di chi popola le carceri, di chi stupra e aggredisce o spaccia. Il protocollo sull’integrazione firmato dal Ministro Minniti con i sindaci è una porcheria. Quando saremo al governo stracceremo tutto”.