“Foto di Yara Gambirasio nel suo pc”: maestro finisce in carcere – La svolta

Yara
Omicidio Yara Gambirasio, arrestato un maestro di musica

Potremmo presto avvicinarci alla parola fine per il caso Yara Gambirasio, un caso che ha sconvolto l’Italia intere. Dopo le ultime rivelazioni della sorella di Massimo Bossetti, un arresto potrebbe finalmente cambiare le carte in tavola

Questa potrebbe essere la svolta per il caso Yara Gambirasio. Massimo Bossetti è stato per anni il principale indiziato, ma il DNA di una terza persona ritrovato sul corpo della ragazza, potrebbe cambiare per sempre le carte in tavola e ribaltare la situazione.

La verità sul caso Gambirasio

Poche ore fa, gli inquirenti hanno ritrovato alcune foto di Yara Gambirasio, adolescente orribilmente uccisa, nel computer di una persona al di sopra di ogni sospetto. Nel computer di questa persona, di cui non è stato ancora rivelato il nome, sono apparse immagini che mostravano dei bambini e tra questi c’è anche qualche scatto della povera Yara. Alcune di queste foto sono state scaricate direttamente dal web, da siti che rendono possibile visionare e scaricare materiale pedopornografico.

Altre foto però sono risultate originali, ovvero scattate dall’uomo a dei ragazzini. A quanto pare, infatti, si tratta di un maestro e i ragazzi in questione sarebbero i suoi allievi. L’uomo si prestava a dare ripetizioni ad alunni in difficoltà nel corso della settimana. Che ci fanno le foto della tredicenne scomparsa nel novembre del 2010 a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, nel suo PC?

L’omicidio di Yara e i dubbi su Bossetti

La povera Yara fu ritrovata priva di vita tre mesi più tardi l’omicidio,  in un campo aperto a Chignolo d’Isola, a circa 10 chilometri di distanza dalla casa. La brutalità con la quale è stata uccisa la ragazzina ha sconvolto l’opinione pubblica che da sempre è alla ricerca del vero colpevole. A dire dei sospetti su un altro uomo, sono gli stessi agenti del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni Abruzzo di Pescara.

L’uomo è stato arrestato proprio ieri, perché in possesso di una quantità piuttosto considerevole di materiale pedopornografico. Il nome ancora non è stato diffuso, ma pare si tratti di un maestro di musica di 49 anni, residente in un centro del litorale abruzzese. Per adesso, il sospettato è ai domiciliari.

Il materiale ritrovato sul PC e i sospetti

La Polizia ha rivenuto sull’hard disk e su altri supporti informatici, 5.600 video e 130mila immagini pornografiche, di cui 1.075 pedopornografiche. Alcune ritraevano proprio i suoi allievi. Pare che l’uomo ricevesse alcuni scatti attraverso la chat di via Skype. La misura restrittiva si deve proprio al fatto che l’uomo stia – per professione- a stretto contatto con i suoi allievi.
Elvira D’Amato, responsabile della sezione Cybercrime della Polpost di Pescare ha così spiegato i motivi dell’arresto:

“La professione che l’uomo esercitava e il contatto costante con i minori sono stati motivo di grande allarme. Le immagini di rilievo trovate nel materiale sequestrato verranno inviate alla banca dati dell’Interpol, nell’ambito della nostra attività quotidiana finalizzata a costruire una rete virtuosa di contrasto a questi fenomeni”.