Mentana, il duro attacco a Matteo Salvini sul censimento rom: “Come Auschwitz…”

Matteo Salvini
Mentana asfalta Salvini

Anche il giornalista Enrico Mentana ha preso posizione ovviamente contro Matteo Salvini. Ormai è come un’epidemia. Il giornalista ha detto la sua sulla questione Rom e non è stato clemente con il leader della Lega

Questa volta è il giornalista Enrico Mentana a dire la sua su Matteo Slavini e le decisioni in merito al censimento rom. Il leder della Lega sta subendo praticamente un linciaggio mediatico, tutti aspettano che faccia un passo falso e anche adesso che sembra stia rispettando il programma esposto durante la campagna elettorale, c’è chi non apprezza il suo operato.

Mentana contro Slavini e il censimento rom

Claudio Amendola, Lilli Gruber, Luca Barbarossa, tutti contro Matteo Salvini. Alla lunga lista si aggiunge anche Enrico Mentana che non ha mai nascosto in realtà l’antipatia per Matteo Salvini. Durante uno degli ultimi notiziari , infatti, Enrico Mentana ha duramente criticato il vicepremier Il giornalista non è stato tenero col leader della Lega.

In relazione all’idea di avviare un censimento dei rom (frase che il leader leghista ha poi rettificato parlando di “monitoraggio”). Il direttore del Tg di La7 ha osato fare un paragone piuttosto azzardato, un parallelo con la schedatura degli ebrei.

Il commento di Mentana contro Salvini

Il direttore del TgLa7 ha anche fatto riferimento alla Costituzione e ha addirittura mostrato un documento contro il vicepremier: un documento sulla famiglia della senatrice a vita Liliana Segre, che fu deportata ad Auschwitz. Mentana ha poi aggiunto:

“È vero, Salvini ha detto ‘Io non voglio schedare, è solo un censimento’, ma si chiamano sempre censimenti all’inizio. Io non sono tra quelli che vogliono accusare sempre Salvini di qualcosa. Voglio solo ricordare a tutti noi che in Italia 80 anni fa si cominciò a schedare. Vi voglio far vedere una fotografia di una denuncia di appartenenza alla razza ebraica.

Il direttore ha poi spiegato di che tipo di documento si trattava:

È documento del febbraio del 1939, quando un cittadino di Milano, Alberto Segre, vedovo di Foligno Lucia, andò davanti al delegato del Podestà a dire che lui si dichiarava di razza ebraica, come era costretto a fare dalle leggi. Lì in fondo potete leggere anche un’altra cosa: ‘È pure di razza ebraica la mia figlia minore, Liliana, nata a Milano il 10 settembre 1939′.

Il giornalista aggiunge poi:

Quella bambina, che lì aveva da poco compiuto 8 anni, era colei che è diventata la senatrice a vita Liliana Segre. Quel padre andò in quello stesso giorno con la figlia ad Auschwitz, morì lo stesso giorno dell’arrivo nel lager. Liliana è sopravvissuta ed è il ricordo di tante cose, anche del fatto che se si comincia con una schedatura non si sa mai dove si va a finire“.

Mentana ha ovviamente sollevato un polverone sul web: metà degli italiani ritengono che lui abbia ragione e che Salvini esagera con le parole ma altri la pensano esattamente come il leader della Lega.