Carlo Conti era molto amico di Fabrizio Frizzi. Quello che è accaduto al suo amico è pesato tantissimo nella sua vita ma anche nella sua carriera. Ecco cosa ha raccontato il conduttore di Rai Uno
Un racconto che strappa il cuore quello di Carlo Conti sull’amico Fabrizio Frizzi. Il presentatore, scomparso lo scorso 26 marzo, manca tantissimo agli italiani che lo conoscevano solo televisivamente, figuriamoci a chi ha avuto il piacere di conoscerlo personalmente. Conti ha voluto rivelare alcuni pensieri successivi alla morte dell’amico.
Carlo Conti e le parole su Frizzi
Dopo la morte di Fabrizio Frizzi, sono stati tanti gli amici e i colleghi che gli hanno voluto riservare delle belle parole. Primo fra tutti Carlo Conti. Il presentatore ha sempre considerato Fabrizio una persona speciale e non ha mai perso l’occasione per ricordarlo e celebrarlo. La morte dell’amico ha pesato tanto su di lui, cambiando in parte il suo modo di vedere il lavoro e la stessa Rai ha cambiato dopo il tragico evento. Conti ha infatti confessato:
”Quello che è accaduto a Fabrizio forse ci ha aperto gli occhi. Insegnato cos’è davvero importante nella vita. Oggi voglio lavorare meno, sto lavorando meno, per dedicare più tempo ad altro”.
E’ per questo che Conti, negli ultimi tempi, ha rifiutato delle proposte lavorative. Dedicarsi alla famiglia, dopo la morte di Frizzi, è diventata la sua priorità.
Le parole per l’amico dal sorriso meraviglioso
Conti non può che ricordare con nostalgia l’amico che ha lasciato questo mondo troppo presto:
”Fabrizio non è un ricordo. Sarà sempre dentro di noi. La sua morte ci ha toccato molto“.
Anche Antonella Clerici ha deciso di limitare un po’ le sue ore di lavoro e dedicarsi agli affetti più cari, il compagno e la figlia. Su di lei, racconta
“Anche la scelta di Antonella, magari l’aveva già dentro di sé, ma quanto è accaduto ha accelerato tutto. Vale anche per me. Io ho sempre lavorato con grande leggerezza, con distacco e senza crederci troppo. Adesso che sono genitore ancora di più, perché dai un peso, un’importanza diversa alle cose. Oggi voglio lavorare meno, sto lavorando meno”.