L’attrice serba Dijana Pavlovic contro Matteo Salvini: “Censimento illegale, l’odio di Salvini degenererà…”

Matteo Salvini
Dijana Pavlovic critica Matteo Salvini

In una recente intervista, l’attrice attivista per i diritti umani e già candidata alle ultime Europee di origine rom, ha rivelato la sua opinione su Matteo Salvini e il censimento rom

Non è la prima attrice estera ad esprimere la sua opinione su Matteo Salvini, Dijiana Pavlovic. Di recente, l’attrice spagnola di La Casa di Carta, Alba Flores ha criticato il censmento dei rom proposto dal vicepremier. Alle critiche nostrane, da parte di Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia, etc, si aggiungono quindi anche quelle dell’attivista dei diritti umani.

Le critiche alle manovre di Salvini

In una recente intervista, Dijiana Pavlovic si è espressa in maniera netta contro Matteo Salvini. L’attrice e attivista per i diritti umani serba ha voluto dire la sua su una questione che ha diviso in due prima l’Italia e poi l’Europa. Alla domanda su cosa pensasse del censimento dei rom proposto da Salvini, l’attrice risponde in maniera secca, senza tergiversare:

Su base etnica è illegale, un meccanismo infernale che ha già portato ad Auschwitz. Siamo la minoranza storico-linguistica più grande in Europa con 18 milioni di persone. In Italia siamo pochissimi, lo 0,03 % della popolazione. Salvini vuole sapere dove e come viviamo? Ci riconosca come popolo. Dopodiché ci autodichiariamo e lui potrà avere i dati.

Insomma, l’attice ha dimostrato di essere nettamente dalla parte dell’opposizione a Salvini, sostenuto però da tanti elettori che credono lui stia facendo un buon lavoro, almeno per la questione migranti.

I rom sono violenti? La verità dell’attrice contro quella di Salvini

Dijiana è fortemente convinta che la sua gente venga tutt’oggi considerata, in toto, violenta, aggressiva e ignorante. Ma si tratta per lei di luoghi comuni che portano alla discriminazione. Alla domanda sul motivo per cui la criminalità fiorisce proprio tra queste culture che appartengono ad una fetta minore ella società, l’attivista risponde:

Cosa pensa del censimento?

Che ci sia la criminalità nei campi è evidente. Ma non li abbiamo inventati noi, bensì le istituzioni italiane. E se per quarant’anni ghettizzi e segreghi ovviamente in questi luoghi nasce la criminalità. E’ un fenomeno di qualsiasi baraccopoli e favela del mondo.