Il giornalista incita alla violenza contro Matteo Salvini: “Fermatelo anche con modi bruschi…”

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Salvini, il giornalista contro di lui: usare modi bruschi

Antonio Padellaro ha usato parole forti contro il Ministro dell’Interno Matteo Salvini: secondo l’ex direttore de l’unità e del Fatto, bisogna ricorrere anche

Dopo la diffusioni di alcune immagini relative ai migranti morti in mare, Matteo Salvini ha ricevuto altre minacce e parole poco carine. In ultimo, quelle di Antonio Padellaro: nel suo pezzo l’ex direttore de L’Unità e del Fatto, ha osato proporre di usare maniere forti contro il Ministro dell’Interno.

Padellaro e la frase contro Salvini

Non è di certo di buon esempio il consiglio di Antonio Padellaro su Matteo Salvini. Secondo l’ex direttore dell’Unità e del Fatto, per fermare il Ministro dell’Interno, bisognerebbe ricorrere alla violenza. Parlando del naufragio di Josepha (salvata da Open Arms), ha esattamente detto:

“adesso Salvini andrebbe seriamente fermato. Anche con modi bruschi”.

Per la serie “o con le buone o con le cattive“. Ma è decisamente un messaggio poco pacifista. Ormai il vicepremier è più che abituato agli attacchi, alle minacce e agli insulti ma sentirli da una persona come Padellaro è un po’ troppo.

La risposta di Salvini

Ovviamente, Salvini non poteva fare finta di nulla e ha risposto per le rime a Padellaro sul suo profilo facebook. Il Ministro dell’Interno ha postato lo sceenshot dell’articolo sul Fatto, e si è chiesto:

“Che cosa intenderà esattamente il giornalista del Fatto quando dice che “Salvini andrebbe seriamente fermato, anche con modi bruschi”?”.

E poi ha aggiunto:

“alla faccia dei rosiconi, io vado avanti”.

Padellaro nel suo articolo scrive di Matteo Salvini che non nè un fascista nè un assassino, come alcuni lo hanno definito (Roberto Saviano, Fabio Fazio, etc) eppure sta provocando decine di morti in mare secondo il giornalista. Infatti, Padellaro crede che il Ministro andrebbe fermato in qualcunque modo:

“adesso Salvini andrebbe seriamente fermato. Anche con modi bruschi. Ma dubitiamo che Conte, Di Maio e i Cinque Stelle ne abbiano davvero voglia. Certo è che continuare a gridargli assassino di bambini fa solo il suo gioco”.