Paura a Milano, leghista punta la pistola su uno straniero: il motivo choc

Il candidato del centrodestra (non eletto) si difende spiegando il motivo dell’aggressione: “Aveva molestato la mia compagna e mia figlia”. Adesso rischia il carcere

M. C. è il nome del leghista 51enne che, in stazione a Milano, ha minacciato uno straniero con la sua pistola. Il motivo? Pare sia legato a delle avance che lo straniero avrebbe fatto alla moglie e alla figlia del deputato.

Il motivo dell’aggressione

Il candidato leghista M. C. con la sua reazione ha scatenato il panico nella stazione centrale di Milano. E’ stato necessario l’intervento della polizia per evitare il peggio. Al 112, infatti, è arrivata la segnalazione di un uomo armato e pericoloso. Sul posto è stata inviata una volante della Polfer.

Il politico agli agenti C. ha spiegato di aver trovato compagna e figlia sotto shock perchè lo straniero in questione le aveva molestate. La rabbia verso l’uomo l’ha fatto partire in quarta. Con la sua pistola in pugno ha cominciato a cercale lo straniero per intimidirlo.

Il possesso di arma: il leghista aveva il permesso

L’arma che C. ha impugnato contro lo straniero è risultata poi regolarmente detenuta, ma la sua reazione non è tollerabile per la legge. Il caso finirà per essere passato al vaglio da chi in prefettura si occupa della detenzione domiciliare delle armi. Anche la procura di Milano ha cominciato ad indagare sull’accaduto.

Il pm Francesco Cajani, infatti, ha chiesto alla Polfer di poter visionare le immagini delle telecamere della Centrale per capire come i due hanno interagito, indagando anche sulle accuse di molestie avanzate contro lo straniero.