Bosnia, migranti in marcia verso l’Italia: ‘Vogliamo andare a Milano a…’

Bosnia, migranti in marcia verso l’Italia: ‘Vogliamo andare a Milano a…’

Da Sarajevo un nutrito gruppo di migranti pakistani hanno alzato in coro la seguente frase:

“Milano! Milano!”

Una sorte di sfida come se volessero assicurarsi a tutti i costi un posto sul treno che conduce al capoluogo lombardo. In molti si sono seduti sulla stazione ferroviaria di Sarajevo in attesa del convoglio e con tante speranze nella propria testa.

Ingresso irregolari dei migranti: sono raddoppiati i numeri rispetto lo scorso anno

Fino allo scorso 5 luglio, dall’inizio del 2018 in Bosnia sono stati registrati più di otto mila migranti. Da gennaio a giugno, il numero di ingressi irregolari provenienti dall’Albania, Montenegro e dalla stessa Bosnia, è cresciuto in modo esponenziale rispetto l’anno precedente (2017). Altri migranti sono arrivati a Sarajevo direttamente dalla Serbia, spostandosi in treno oppure con le corriere. Si tratta su per giù di profughi provenienti dalla Siria e da altri stati del Medio Oriente e Asia centrale. Tra loro c’è anche qualche migrante africano.

L’UE infuriata con Sarajevo per l’ingresso dei migranti dai propri confini 

L’Unione Europea, dopo l’ultimo consiglio che si è effettuato a maggio 2018, sembra aver minacciato Sarajevo rimproverandoli per il flusso di immigrati irregolari che arrivano da quelle zone. Qualcuno, addirittura, ha chiesto agli agenti di polizia di usare anche la violenza. Quindi, in quel confine non è facile passare. Nonostante ciò, i giovani migranti ci provano per cercare fortuna.

I pakistani vogliono assolutamente l’Italia 

Nonostante le grandi difficoltà e la mancanza di qualsiasi garanzia legale, molti migranti si preparano a tentare il passaggio del confine per tutte le volte che saranno necessarie e fino a quando non ci riusciranno. Questi ragazzi, una volta arrivati in Croazia, potranno dirigersi verso la Slovenia e lì decidere se andare a Nord, verso l’Austria e la Germania, oppure a Ovest, attraversando le Alpi e raggiungendo le città della Pianura Padana. Quest’ultima, infatti, è una scelta che sembra molto popolare fra i migranti pachistani.