Roberto Saviano ‘in galera’ sotto la casa di Matteo Salvini – FOTO

Roberto Saviano ‘in galera’ sotto la casa di Matteo Salvini

Sicuramente questa iniziativa farà molto discutere. I protagonisti, anche se in modo indiretto sono lo scrittore napoletano Roberto Saviano e il neo ministro dell’Interno Matteo Salvini. I due, che nelle ultime settimane hanno dato vita a degli scontri a distanza, sono i soggetti utilizzati da Cristina Donati Meyer, una nota pittrice. (Continua dopo la foto)

L’ultima provocazione della Meyer che pittura Roberto Saviano in cella

Lo scrittore Roberto Saviano ritratto dietro le sbarre e poi il quadro affisso sotto casa di Matteo Salvini 

L’opera in questione si intitola ‘Sogno di un ministro in una notte di mezza estate’. E Alludendo alla celebre opera di William Shakespeare, alla denuncia che il vice Premier Matteo Salvini ha rappresentato contro Roberto Saviano. Il quadro, infatti, rappresenta l’ideatore di ‘Gomorra’ dietro le sbarre e successivamente è stato affisso sotto l’abitazione milanese del leader della Lega Nord. Ovviamente si tratta di una nuova provocazione artistica della pittrice Cristina Donati Meyer. (Continua dopo la foto)

Lo scrittore napoletano Roberto Saviano dietro le sbarre

La pittrice Cristina Donati Meyer parla dell’opera che ritrae Saviano in cella 

Quest’ultima, che ha firmato l’opera che ritrae Roberto Saviano, ha dichiarato questo:

“Una battaglia culturale e politica dovrebbe essere esente dalla chiamata in causa di tribunali e caserme. Il ministro degli Interni dovrebbe avere un ruolo istituzionale scevro da chiamate in tribunale o richieste di ammanettare la gente”.

Lo scrittore partenopeo non è l’unico soggetto famoso ‘usato’ dalla Donati Meyer 

L’artista dopo aver raffigurato Roberto Saviano, inoltre, ha affermato che il prossimo passo potrebbe essere l’olio di ricino somministrato a tutti coloro che contestano in modo aspro le politiche. Sono state diverse, negli ultimi tempi, le provocazioni della pittrice Donati Meyer: tra queste il murale con i bambini ebrei marchiati nei campi di concentramento nazisti, in riferimento al censimento ipotizzato dal ministro dell’interno per i rom.