Salvini non né può più di rapper che lo criticano. Alla lunga lista, si aggiunge il nome di Murubutu, il rapper 43enne filosofo e insegnante di storia
Murubutu, nome d’arte di Alessio Marani, è un insegnate di storia e filosofia, contro Salvini si è già espresso in passato, ma il suo pensiero non è cambiato e il Ministro gli risponde con ironia.
Murubutu contro Salvini
Matteo Salvini è il mirino perfetto dai rapper. Tra questi c’è anche Murubutu, un noto rapper 43enne, professore di Storia e Filosofia. Insegna un liceo di Reggio Emilia e fa dei veri e propri rapconti. Il cantante si è detto vicino a Gemitaiz e alle sue idee anti salviniante. Ecco cosa raccontò in una recente intervista:
“Sono d’accordo con lui, l’importante è che i messaggi politici non siano retorici ma articolati e complessi perché la realtà è complessa. Per quanto riguarda la presa di posizione di Gemitaz è assolutamente lodevole, soprattutto perché proviene da un artista che non è politico. La sua è una posizione condivisibile, questo governo che è di destra, ci preoccupa molto sia per i diritti delle minoranze, ma anche per i diritti dei cittadini: rischiamo di perdere delle garanzie e dei diritti che avevamo guadagnato nel corso del tempo”.
Un pensiero sicuramente contro corrente visto che la maggior parte dei cittadini contro ad apprezzare e appoggiare il Ministro dell’Interno.
Le canzone e il pensiero sui migranti
Il pensiero sul flusso migratorio di Murubutu è molto chiaro. Nell’intervista, a proposito dell’emergenza migranti, si esprime così:
“Oggi dal mare vengono i nuovi migranti, non si può prescindere dai flussi migratori quando si analizza la contemporaneità, dovremmo ricordarci di come eravamo noi italiani quando migravamo, e ricordarci che le migrazioni hanno sempre caratterizzato la storia dell’umanità. Io sono seriamente preoccupato di quello che sarà il futuro dell’Italia con questo governo, e non parlo solo di una questione culturale e neanche della questione sociale, come possono essere le leggi sulle minoranze, ma anche per la questione economica”.
Guardare al passato per non fare altri errori. Ma il presente è in parte diverso dal passato, è un presente che ha una maggiore comunicazione e una serie di problemi che in passato nemmeno venivano considerati tali.
Il rapper, terminò l’intervista con:
“La storia ci ha dimostrato che le azioni concrete a volte servono, ma che spesso degenerano, ce lo insegna anche la scuola di Francoforte, o il pensiero di Sartre. Più che altro dobbiamo fuggire da un’interpretazione meramente calcistica della realtà: l’eterno dualismo buoni contro cattivi, questa è la cosa più ingenua e superficiale che si possa fare perché si finisce a fare il gioco di persone come Salvini. La realtà è molto più complessa di così, dobbiamo interpretarla in modo articolato e solo l’istruzione può permetterci di farlo”.