Nella giornata di giovedì 16 agosto nei pressi del Ponte Morandi di Genova sono state bloccate tre donne di etnia sinti (zingare) che erano intente a derubare le case degli sfollati. Le ladre di 18, 36 e 43 anni, erano arrivate da Torino appositamente nel capoluogo ligure per saccheggiare gli appartamenti vuoti dopo il crollo.
Le tre zingare sono state bloccate con in mano degli arnesi da scasso e sorprese mentre giravano nella zona rossa sotto il Ponte Morandi. A quel punto le autorità le hanno fermate ed è scattata l’accusa di sciacallaggio. Per due è scattato il processo in direttissima, sono state rinchiuse nel carcere di Pontedecimo. Mentre per la diciottenne è scattato il divieto di dimora nel capoluogo ligure con l’obbligo di firma nella sua città.
Dopo questo triste fatto che ha coinvolto tre zingare, le forze dell’ordine hanno rafforzato i controlli sul quartiere sotto il ponte Morandi. Il bilancio è di più di seicento persone senza casa e tredici edifici evacuati. Nel frattempo il Governatore della Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, hanno dichiarato che saranno messe a disposizione quarantacinque nuovi alloggi.
L’obbiettivo dei due politici e di dare un tetto a tutti entro la fine del 2018. Ovviamente l’iniziative delle zingare ha preoccupato tutti i cittadini genovesi che vivono in quelle case. Per fortuna molti di essi possono tornare nei loro appartamenti, mentre altri hanno preso i loro oggetti di valore e soldi per metterli al sicuro.
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