Un ex militante Pd denuncia su Facebook la macchina del fango che spesso si muove contro Salvini impropriamente con una foto
Tra rapper e piddini, Matteo Salvini ormai è attacco su ogni fronte. La foto utilizzata dalla piddina Alessia Morani è stata la ciliegina sulla torta.
La verità sul selfie al funerale di stato
Proprio la Morani aveva condiviso il post del rapper Francesco Di Gesù contro Salvini, chiedendosi se fosse cosa normale scattarsi selfie in quella situazione. Ecco cosa ha scritto la deputata delm:
“Esiste ancora un confine tra rispetto e propaganda? Fino a che punto ci si può autocelebrare? Può essere così impunemente superato il limite della decenza? La campagna elettorale continua può passare sopra come una ruspa anche al dolore?”.
Non tutti hanno apprezzato il post della piddi. Tra quelli che si sono espressi contro, c’è Cristiana Alicata, scrittrice e ingegnere meccanico. La scritticec sui social denuncia il suo punto di vista sul selfie:
“Ho visto l’intera scena del selfie di Salvini ai funerali di Stato. Aveva accanto una ragazza, si è girato e si è trovato nella scena, poi immortalata dall’altro lato, nella foto che gira. Suggerisco ai dirigenti del PD tanto concentrati su questo, di concentrarsi sul fatto che la Genova che era presente ha applaudito l’omelia dell’imam di Ancona (ma noi siamo concentrati su qualche applauso e qualche fischio). “
Poi ironica punta il dito contro il PD:
Quanto è complessa la realtà, eh. Che se PD ha ricevuto fischi è perchè ha governato e viene riconosciuto come potere. Sì anche la Lega governa e ha governato, ma il nostro messaggio di essere ‘potere’ è passato più forte. Loro sono più bravi ad essere ‘uno di noi’. Domandiamoci questo invece di commentare un istante”.
La foto della carezza alla donna di colore
La scrittrice poi propone di dare lo stesso eco anche alla foto della carezza alla ragazza di colore che Salvini ha dato negli stessi funerali di stati per le vittime del Ponte Morandi:
“Se commentiamo gli istanti come mai non gira la foto di Salvini che un minuto prima del selfie fa una carezza, dolcissima, ad un donna nera tra le persone a salutare chi arrivava? Una foto che nessuno ha fatto e forse sarebbe stata più forte da raccontare in contrasto alla politica omicida sui migranti di questo governo, in stretta continuità con quella del governo precedente, solo meno elegante”.
Alicata sottolinea:
“la narrazione deve essere sincera per arrivare al cuore. La sinistra ritrovi la sincerità. Non ne ha più. per questo non è più credibile. Non sono loro a vincere. Siamo noi a perdere”.
