Jesolo, il senegalese che ha stuprato una 15enne non può essere espulso: Salvini svela il motivo

Jesolo, il senegalese che ha stuprato una 15enne non può essere espulso: Salvini svela il motivo

Alcuni giorni fa una quindicenne di Jesolo è stata stuprata in spiaggia da uno straniero di colore. Nonostante lo choc, la ragazzina ha aiutato gli inquirenti ha ricostruire la dinamica per catturare colui che le ha messo le mani addosso.

Stupro di Jesolo: ecco chi è il 25 senegalese che ha violentato una 15enne 

Dopo una serie di indagini, è stato arrestato dalla Polizia un 25enne senegalese responsabile dello stupro di Jesolo. Il ragazzo è arrivato nel nostro Paese dal Senegal nel 2009 a bordo di un comodo aereo di linea atterrato all’aeroporto di Venezia. Sul suo passaporto, Gueye aveva stampato un visto turistico e questo gli dava la possibilità di poter sbarcare in Italia con il desiderio di raggiungere la sorella che fino a qualche mese fa viveva con il marito a Marcon, un comune in provincia di Venezia.

Nonostante quello commesso a Jesolo, il senegalese rimane in Italia: ecco perché 

Dopo l’arrivo in Italia, il 25enne ha ottenuto un permesso di soggiorno che è scaduto cinque anni fa ed al quale seguì, due anni dopo, l’espulsione legata anche ad alcuni reati: uno su tutti atti osceni all’interno di una corriera. Poi a Venezia era stato arrestato per aver rubato dei soldi a casa di alcuni studenti.

Una fedina penale abbastanza sporca che dopo quello commesso a Jesolo, avrebbe permesso l’espulsione se non fosse che il rimpatrio si è fermato quando Mohamed Gueye ha dichiarato qualcosa. Il senegalese ha affermato di essere padre di una figlia avuta da un’italiana. È di questo che parla il ministro dell’Interno Matteo Salvini. In attesa che le autorità amministrative si pronuncino, lui resta nel nostro Paese. Dopo quello che è accaduto a Jesolo, il giovane è stato portato nel carcere veneziano di Santa Maria Maggiore.