“Emma Marrone lesbica” le accuse della giornalista: “E’ una ipocrita…”

Emma Marrone
Emma Marrone la polemica di Lidia Borghi

Emma Marrone ritorna al centro delle polemiche con la storia della sua omosessuali. Adesso è Lidia Borghi, che ha scritto una lettera sulla sua omosessualità

Una lettera di Lidia Borghi riapre la polemica sull’omosessualità presunta di Emma Marrone. Solo pochi giorni fa la cantante si era difesa accusando la rivista che la ritraeva come lesbica.

Emma Marrone lesbica? La verità di Lidia Borghi

La giornalista Lidia Borghi ha scritto una lettera indirizzata alla cantante Emma Marrone. La scrittrice e attivista per i diritti delle persone LGBTI è una donna lesbica che non ha problemi ad ammettere la sua omosessualità. Così inizia la lettera pubblicata proprio sul settimanale che ha riportato la copertina polemica:

Cara Emma, mi chiamo Lidia Borghi, sono una scrittrice e una giornalista, un’attivista per i diritti delle persone LGBTI e una donna lesbica, fra tante altre cose. Ho letto della polemica da te scatenata sul tuo profilo instagram dopo l’uscita sul settimanale IoSpio dell’articolo intitolato «Emma lesbica? Tutta la verità» e ti confesso che non ho capito il perché del polverone che hai sollevato: sembra quasi che tu abbia voluto fare un’operazione di marketing, peraltro meschina, qualora così fosse, per guadagnare qualche follower in più che potrebbe acquistare i tuoi dischi o venire ai tuoi concerti.

Secondo la giornalista, una che è così amica degli omosessuali, non dovrebbe avere problemi con etichette anche se queste non le appartengono:

Per dirla in altri termini, la tua rabbia cozza con quei diritti delle persone omo-bi-transessuali che dici di sostenere. A leggerla così la tua uscita poco felice puzza di bruciato lontano un miglio. Mi spiego meglio: “faccio un po’ di caciara, smuovo un po’ le acque dello star system di casa nostra, faccio parlare di me i media e il gioco è fatto”.

La Borghi e il messaggio per Emma Marrone

La Borghi è venuta a conoscenza quasi per caso della rivista e del polverone sollevato. Infatti sottolinea:

Premetto che non conoscevo l’esistenza del settimanale di gossip IoSpio, ma so dell’intervista che hai rilasciato all’inizio dell’anno al settimanale Grazia, ricordi? Il giornalista ti aveva chiesto del tuo orientamento sessuale e tu hai risposto: «Se fossi lesbica l’avrei già detto».

Contro Emma, la giornalista ci va giù pesante sottolineando che in fondo non c’è nulla di male nè nel termine nè nell’essere omosessuale:

E qui entro in ballo io: per prima cosa il Medioevo lascialo agli storici, in secondo luogo il termine lesbica ha cominciato a circolare in Italia negli anni Cinquanta come termine dispregiativo nei confronti di quelle schifose donne lascive che vanno contro natura e, ci crederesti? Anche oggi è così per le persone omofobe, ma le donne lesbiche sanno che quella parola è l’unica che le possa definire.

La Borghi termina così la sua lettera polemica:

Allora mi chiedo perché nel tuo sfogo via social hai parlato di schifo, di ritorno al suddetto Medioevo e dell’omosessualità come un problema da combattere? È da quel dì che il movimento di liberazione delle persone omosessuali sta combattendo, sì, ma l’omofobia e la parità di diritti. Infine il messaggio alle persone LGBTI: ce n’era bisogno? Non è che se non glielo dice Emma sono tutte tristi e depresse. Sembra quasi che l’ipocrisia abiti dentro di te.

Non ci resta che attendere la risposta della cantante che sicuramente risponderà una per una a tutte le sue accuse.