Immaginate un’isola che è cinque volte più piccola della Sardegna. Pensate a spiagge bianche e mare turchese che cambia colore ogni momento. Immaginate un popolo accogliente ed eterogeneo: state pensando a Mauritius, un puntino nell’Oceano Indiano a non molta distanza dal Madagascar. Inizia adesso la sua bella stagione, quando gli alisei, che nel corso della nostra estate soffiano perennemente, si calmano e le temperature aumentano.
Dopo un viaggio che, dall’Italia dura circa 11 ore, non appena toccherete l’isola più famosa delle “mascarene” vi sentirete come a casa. E’ una strana sensazione quella che si prova coniugando l’esoticità del posto con una certa occidentalità, che troverete dappertutto. Non sorprende che sia così.
Un’isola che fu colonizzata da Francesi e Inglesi
Mauritius è abitata da appena tre secoli e i primi a colonizzarla furono francesi e inglesi (non a caso il francese e l’inglese sono le due lingue ufficiali dell’isola che si mescolano a una parlata locale, il creolo). Non lasciatevi sorprendere dalla mescolanza di etnie che si è generata grazie a coloni provenienti da varie parti del mondo, Sud Africa e India soprattutto. Ognuna di esse ha portato con sé le proprie tradizioni originarie e la propria religione per cui oggi Mauritius è un mix di culti e religioni di come non ce ne sono al mondo.
Port Louis, la capitale dell’isola
Ve ne accorgerete facendo un salto al mercato di Port Louis, la capitale dell’isola. Vedrete chiese cattoliche e moschee, templi hindu, fiumi sacri e riti antichi, preghiere per strada e divinità che vengono rappresentate ad ogni angolo. Vedrete distese sterminate di canna da zucchero, la principale coltura del paese, utilizzata per distillare un famosissimo rhum.
Mauritius è una destinazione in grado di accontentare davvero tutti, che coniuga cultura, relax, sport e divertimento. Se amate le spiagge bianche che si affacciano direttamente sull’Oceano, non potete non tuffarvi nelle acque di Flic en Flac oppure in quelle più tranquille di Grand Baie, nel Nord dell’Isola. L’offerta di hospitality non manca davvero. Troverete strutture per tutti i gusti e per tutte le tasche. Dalle piccole case coloniche ai grandi resort cinque stelle che offrono formule All Inclusive. Non perdete la possibilità di percorrere la costa nord dell’isola, con le chiese dai tetti colorati che si affacciano sull’Oceano, con i piccoli centri di pescatori dalle casette basse che si trascinano con lentezza fino a sera, con i tanti percorsi marini che sono stati pensati per i visitatori.
L’Isola dei Cervi
Immancabile poi una giornata all’Isola dei Cervi, raggiungibile in circa 20 minuti con una delle tante imbarcazioni private che vi verranno proposte non appena toccherete il molo di imbarco sulla costa ovest dell’isola. Per 1200 rupie (circa 30 euro) vi porteranno sull’Isola con pranzo compreso per riportarvi poi a sera a Mauritius. Più selvaggia l’Isola di Gabriel, a nord, oltre la barriera corallina, ma anche più difficile da raggiungere per via delle acque agitate dell’Oceano Indiano. Mauritius è collegata con volo diretto Alitalia da Roma a partire da metà settembre o con voli Emirates (scalo a Dubai) da vari aeroporti italiani.
Per l’ingresso nel paese è necessario il passaporto con validità residua, al momento del rientro, di almeno sei mesi. Non sono richieste vaccinazioni o particolari profilassi. Per tutte le informazioni pratiche, fate sempre riferimento al sito www.viaggiaresicuri.it
Mauritius, vi resterà nel cuore.