Briatore furioso: ‘Il turismo in ciabatte fa male all’Italia, bisogna puntare sul lusso perché…’

Briatore furioso: ‘Il turismo in ciabatte fa male all’Italia, bisogna puntare sul lusso perché…’

Tra le colonne del quotidiano ‘Libero’, l’imprenditore Flavio Briatore ha fatto delle affermazioni sorprendenti che stanno facendo il giro del web. L’uomo è tornato a parlare della crisi economica del turismo, che in questi ultimi tempi ha colpito anche Gallipoli e altre località balneari del Salento. Secondo Briatore tutto questo a causa del cosiddetto ‘turismo da ciabatte’.

Flavio Briatore contro il turismo low cost e punta su quello di lusso 

L’ex compagno di Elisabetta Gregoraci ci è andato giù pesante su questa vicenda facendo una valutazione che riguarda tutto il sistema del nostro Paese.

“Non investiamo nel turismo, gli altri Paesi sì. Colpa di vincoli burocratici e assurde leggi regionali, penso a quelle della Toscana e della Sardegna. Non facciamo opere pubbliche, le strutture alberghiere sono vecchie, e ci culliamo sul fatto che il nostro mare è bello, ma lo è anche altrove”,

ha dichiarato Flavio Briatore.

Briatore contro il cosiddetto provincialismo 

Per l’imprenditore, al centro di una grossa polemica perché gli è stato negato di aprire il Twinga a Otranto, serve un turismo di lusso e meno low cost.

“Il turismo delle ciabatte non dà niente al territorio né basta a trasformare un Paese o una regione in una destinazione appetibile. Basterebbe pensare che il turismo di lusso lascia cose importanti sul territorio, porta soldi che fanno il bene di chi vive e lavora lì”.

Briatore, inoltre, si è scagliato contro al cosiddetto ‘provincialismo’ che si manifesterebbe quando arriva il vip di turno. L’imprenditore ha raccontato che quando c’è un matrimonio importante in Italia, subito chi si sposa trova la gente che paparazza, e vede le sue foto sui giornali o sui social. Secondo Flavio Briatore si perde credito perché violiamo la privacy. In questo modo si costringe ai personaggi importanti a non venire più a sposarsi in Puglia.